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Docce brevi e case più fredde, il Governo corre ai ripari

VARATE le linee guida per ridurre i consumi di gas, come la riduzione della temperatura dei termosifoni e il taglio di 15 giorni nell'accensione degli impianti di riscaldamento
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di Sandro Renzi

 

Docce brevi, acqua meno calda, termosifoni un pò più freddi, niente stand by per tv e decoder.

 

Sono solo alcune delle misure, o meglio, dei suggerimenti contenuti nelle linee guida pubblicate ieri dal Ministero della transizione ecologica.

 

Per tentare di arginare il caro bollette il ministro Cingolani ha messo sul tavolo del Governo un pacchetto di strumenti che toccano da vicino anche le nostre abitudini quotidiane. L’obiettivo, ovviamente, è pure quello di mettere in sicurezza gli approvvigionamenti nazionali ed arrivare ad essere autonomi prima possibile dal gas russo. Le strade perseguite sono sostanzialmente due: stoccaggi (raggiunta quota 83% al 1 settembre) e nuovi fornitori (Algeria è tra questi).

 

Nelle previsioni ministeriali si ritiene che entro il 2025 potranno essere sostituiti 30 miliardi di Smc di gas russo con circa 25 miliardi di Smc di gas di diversa provenienza. A questo si aggiungono gli investimenti del Pnrr nella produzione di energia elettrica e gas da fonti rinnovabili, biometano e idrogeno in primis.

 

Nel frattempo, si legge nelle linee guida, si rende necessario attuare un piano nazionale di contenimento dei consumi.

 

Ci sono misure volontarie di riduzione e misure obbligatorie imposte dall’Ue. Il piano studiato dall’Italia per il prossimo inverno punta a ridurre la pressione sugli stoccaggi, a mantenere le portate massime erogabili in caso di punte di freddo, a ridurre i prezzi e ad introdurre un consumo più consapevole dell’energia. Anche i cittadini sono chiamati a fare la loro parte.

 

Le linee guida prevedono che si riduca di 1 grado la temperatura del riscaldamento (19 gradi nelle abitazioni) e la durata di accensione dei termosifoni di 15 giorni, posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 la data di fine, e si riduca di 1 ora la durata giornaliera di accensione, fatte salve utenze sensibili come ospedali e case per anziani. Non solo.

 

L’invito a risparmiare passa pure attraverso una riduzione della temperatura e della durata delle docce, l’uso delle pompe di calore per il riscaldamento, l’abbassamento del fuoco dopo l’ebollizione e la riduzione del tempo di accensione del forno, l’utilizzo di lavastoviglie e lavatrici a pieno carico, il distacco della spina di alimentazione della lavatrice quando non è in funzione, lo spegnimento o l’inserimento della funzione a basso consumo del frigorifero, e poi non lasciare in stand by tv e decoder, riduzione delle ore di accensione delle lampadine.

 

Misure che sono indirizzate a milioni di famiglie. Il ministero annuncia inoltre l’avvio di controlli a campione su edifici pubblici e impianti condominiali, ma anche locali commerciali, per accertare il rispetto di queste linee guida che dovranno essere recepite in uno specifico decreto ministeriale.


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