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«Ci hai insegnato a trasformare il dolore in un sorriso: sono convinto che sei Paradiso a fare “chiasso” anche lì» (Video e foto)

ASCOLI - Sono state le parole di don Luigi Nardi che, affiancato da don Emidio Fattori, ha celebrato il rito funebre di Rita Paracciani, in un Duomo gremito anche di tanti ragazzi. Commovente il saluto del figlio: «Già mi manchi»
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di Maria Nerina Galiè

 

«Nessuno di noi ha la certezza di andare in Paradiso. Però io sono convinto che Rita, in Paradiso, ci sia andata. Ed anche lì starà facendo “chiasso” con il suo modo di fare che tutti conosciamo bene», ha detto don Luigi Nardi, durante l’ultimo saluto a Rita Paracciani, questo pomeriggio, 16 settembre, in un Duomo gremito di sincera commozione.

 

Tanti i giovani presenti – e non era scontato – per accompagnare nell’ultimo viaggio la donna che, a 78 anni, si intratteneva educatamente e simpaticamente anche con loro.

 

Anche il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti, e l’assessore comunale Nico Stallone hanno voluto prendere parte alla cerimonia.

 

Un malore improvviso ha posto fine alla sua vita, colorata e allegra, nonostante la vita con lei non sia stata generosa.

 

«Dobbiamo ringraziare Rita – ha detto ancora don Nardi, affiancato da don Emidio Fattori nella celebrazione del rito funebre – perché ci ha insegnato a trasformare il dolore in un sorriso, lei che non ha mai fatto pesare le sue sofferenze».

 

Piuttosto, raccoglieva quelle degli altri e pregava per loro. La preghiera, un altro aspetto che  il religioso ha sottolineato nel raccontare Rita e la sua fede, semplice quanto autentica e sincera.

 

«Grazie Rita – ha concluso don Nardi – per essere stata una donna vera, genuina. Grazie anche per averci insegnato la semplicità e l’umiltà». 

 

Rita se n’è andata «in un bellissimo giorno di sole», ha ricordato il figlio Leonardo, che ha rivolto alla mamma un commovente saluto:

 

«Mi hai lasciato nello stesso giorno (13 settembre, ndr) in cui l’anno scorso abbiamo perso zia Giuseppina, la tua amata sorella. Carissima madre, ancora non mi sembra vero che non ci sei più. Ma più passa tempo, più me ne rendo conto e sento tantissimo già la tua mancanza. Senza di te non avrei superato i momenti  difficili. Mi mancheranno i tuoi preziosi consigli, la tua allegria e, soprattutto, il tuo stupendo e contagioso sorriso». 

 

Puoi essere certo, Leonardo, mancherà tanto anche a tutta la città, dove però la sua risata ed il suo vociare risuoneranno per sempre.

 

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