di Maria Nerina Galiè
La Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, cuore pulsante della vita sociale, economica e culturale del Piceno e parte del Fermano, è in prima linea in numerosi progetti che vengono messi in campo fattivamente, dopo essere state pensati per soddisfare i bisogni di un territorio non solo vasto, ma anche variegato.
Negli ultimi dieci anni ha deliberato interventi per 38 milioni di euro, accrescendo al tempo stesso il proprio patrimonio in modo significativo. Le risorse stanziate nel piano pluriennale attualmente in vigore (2020-2022) ammontano a quasi 12 milioni di euro.
Di questi, il 53% è impegnato nel settore “Volontariato, filantropia e beneficenza”; il 20% nello “sviluppo locale”; il 12% per “arte, attività e beni culturali”; l’8% in “educazione, istruzione e formazione”; il 7% nel campo della “sanità pubblica”.
Numeri snocciolati all’alba del trentesimo anno di attività che si apre con una nuova sfida, il Piano pluriennale 2023-2025, da approvare entro il mese di ottobre dall’Organo di indirizzo (si riunirà per ben 4 volte nel prossimo mese, segno di massima attenzione e azione molto scrupolosa) e per il quale è stata già avviata la discussione.
Una la convinzione che guida le scelte: «Lo sviluppo fiorisce dalle relazioni, dal fare sistema, a partire dall’ascolto, dall’apertura al nuovo e al diverso, dallo sguardo verso i bisogni delle persone e dallo studio di soluzioni possibili ed integrate, imparando da chi quel pezzo di strada lo ha fatto prima di noi».
Sono le parole di Mario Tassi, alla guida della Fondazione Carisap dallo scorso 29 aprile, affiancato nel delicato compito dal Cda composto da Fabio Paci (vicepresidente), Francesco Albertini, Antonio Dionisi, Simona Flammini, Maria Liberati e Daniele Tagliabue.
L’impegno della compagine parte dalla ricognizione del fabbisogno, attraverso l’ascolto e la successiva analisi.
Non potrebbe diversamente essere per elargire fondi in modo efficace, «non a pioggia», come tiene a ribadire il presidente Tassi, nella consapevolezza che il compito sottintende anche delle responsabilità.
«Noi siamo recettori di bisogni – aggiunge Tassi – che vengono dal territorio e generano una percezione del bisogno stesso, non sempre conforme alle reali necessità. Per questo, prima di arrivare alla costruzione dei progetti, procediamo con un’analisi di tipo qualitativo che otteniamo dalla sovrapposizione del percepito con dati oggettivi, come demografici e reddituali, nazionali e locali».
Per tornare al nuovo Piano, i vertici della Fondazione hanno di fronte un obiettivo, «quello di individuare settori di intervento – sono ancora le parole del presidente – attraverso, appunto, varie fasi iniziate con un lungo periodo di ascolto degli stakeholder, protrattosi in maniera certosina nei mesi di giugno e luglio.
Ben 260 i diretti interessati riuniti in 8 incontri, durante i quali gli operatori hanno espresso liberamente le proprie idee, sia sullo stato attuale del territorio, sui suoi punti di forza e di debolezza, sia su possibili soluzioni da mettere in campo.
Ci sta anche molto a cuore il punto di vista dei giovani. Per questo stiamo predisponendo una campagna social proprio per conoscere le loro aspettative per il futuro».
Quatto i temi intorno ai quali si sono aperti altrettanti tavoli di ascolto: “sociale, volontariato e beneficenza”, “sanità e salute pubblica”, “cultura ed arte”, “sviluppo economico”.
«Abbiamo esaminato con attenzione oltre 70 idee – va avanti Mario Tassi -. Ci siamo confrontati con 43 rappresentati delle istituzioni territoriali. Ci siamo fatti aiutare dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano sul tema della sostenibilità, oltre che dalle Università del territorio.
L’Università Politecnica delle Marche ed il Consorzio Universitario Piceno hanno elaborato degli studi scientifici sullo stato di salute del nostro territorio, che presenteremo il prossimo 7 ottobre, alle ore 17,30 in Bottega del Terzo settore, nel corso di un Convegno aperto a tutti».
Fondazione Carisap dinamica, al passo con i tempi, aperta al territorio. Un valido sostegno, concreto e trasparente al territorio in tempi non facili.
«Sono aperto al dialogo con tutti – conclude il presidente Mario Tassi -. La Fondazione Carisap continuerà a fare la sua parte con lungimiranza e serietà».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati