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Premio Crocetta 2022, riconoscimenti a Luca Fialdini e Francesco Giorgino

ASCOLI - Il musicista toscano Luca Fialdini si è aggiudicato la sesta edizione del concorso nazionale di composizione. Il Premio Cultura assegnato al giornalista televisivo Francesco Giorgino. Il successo crescente di una manifestazione culturale di alto livello che vuole ricordare il poliedrico artista pugliese  
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di Walter Luzi

 

Mauro Crocetta, un attimo infinito. Il sesto concorso nazionale di composizione musicale intitolato all’artista pugliese prematuramente scomparso, lo vince un ventinovenne musicista toscano, Luca Fialdini. Il premio Cultura 2022 è stato assegnato invece al giornalista televisivo Francesco Giorgino. Endless instant è appunto il titolo del brano composto per l’occasione dal giovane compositore e critico musicale di Massa Carrara, non nuovo ad imprese del genere. Il gran finale del concorso nella Sala della Ragione, la più prestigiosa all’interno del Palazzo dei Capitani di Ascoli. Affaccio mozzafiato su Piazza del Popolo.

 

La giuria tecnica, presieduta dal maestro Andrea Talmelli, presidente della società italiana di musica contemporanea, ha premiato il suo lavoro per orchestra d’archi fra quelli finalisti. Attimo infinito del ventottenne abruzzese di Lanciano, Nicola Gaeta, e Sublimazione, del ventiseienne marchigiano di Castelfidardo Michael Fioretti, gli altri brani inediti selezionati per la serata finale. Tutti ispirati dalla poesia La miseria in tasca di Mauro Crocetta, tratta dalla raccolta Verso l’ultimo approdo del 1974. Tutti eseguiti, in  anteprima nazionale. dagli studenti del Conservatorio “Rossini” di Pesaro, diretti dal maestro Marco Severini. Compito certamente non facile per loro, accompagnati dagli insegnanti in veste di tutor. Un passaggio di consegne ideale voluto dal direttore artistico della manifestazione, il maestro Lamberto Lugli, una dimostrazione di fiducia e di stima nelle nuove generazioni di musicisti, ma soprattutto un riconoscimento alla loro ammirevole costanza e alla loro grande passione.

 

La prof/conduttrice Maria Puca, direttore dell’Istituto musicale ascolano “Gaspare Spontini” ha avuto in apertura un pensiero per le vittime del recente alluvione che ha colpito l’anconetano. L’Arte può aiutare a superare anche il dolore. L’interminabile ma ineludibile serie dei saluti iniziali ha visto anche i contributi, molto apprezzati, del sindaco Marco Fioravanti, accompagnato dal suo vice Giovanni Silvestri, e dell’assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini. Tutti hanno elogiato la sinergia fra le associazioni culturali per l’organizzazione di grandi eventi come questo, e la necessità di un progetto che sia anche socio-economico per favorire la rinascita vera dei territori. Le note immortali di Vita d’artista di Johann Strauss hanno accompagnato le immagini del breve video-documento iniziale, griffato Xentek, sulla vita e le opere di Mauro Crocetta.

 

Un artista “rinascimentale” è stato definito per la sua poliedricità, che ha spaziato dalla poesia alla scultura, dalla drammaturgia alla saggistica, ed oltre. Mai arido, mai astratto. Sempre proiettato, nelle sue opere, e non solo, verso l’amore per la vita e l’infinito, il vero e l’eterno. Una visione, uno spirito, che dovrebbero appartenerci in questo nostro tempo confuso che ci circonda, nella fatica quotidiana per “…aprirci una strada in un deserto pietroso…”.

 

L’amore universale che mosse il maestro Mauro Crocetta è lo stesso che muove Maria Rosaria Sarcina, presidente della omonima Fondazione, anima, motore e…faro di questa manifestazione. E’ lei che ha voluto gratificare il giornalista televisivo di Rai Uno Francesco Giorgino con il Premio Cultura. L’ex popolare mezzobusto nei telegiornali, pugliese, di Andria, anche lui, e dunque conterraneo di Mauro Crocetta, ora passato alla direzione editoriale per l’offerta informativa della rete, è anche pluri-docente alla Luiss, nonchè prolifico saggista. Quella che ha tenuto a margine del ritiro del premio, il bassorilievo “Pace”, un’opera del maestro Crocetta del 1990, è stata una vera e propria lectio magistralis sull’informazione e la comunicazione.

 

«La motivazione del premio che ritiro oggi – ha commentato Giorgino – è, forse, eccessiva. Io non posso garantire infatti la verità delle notizie che diamo, ma diciamo solo che mi sforzo ogni giorno perchè questo avvenga. In questa epoca di iperconnessione più della dicotomia verità-falsità deve preoccupare, a mio avviso, la assai più insidiosa verità-verosomiglianza. Auspico una comunicazione che sia, principalmente, intesa come condivisione di significati».

 

Prima del verdetto molto applaudito l’intermezzo, con siparietto fuori programma, dell’Ensemble chitarristico piceno. Che non a caso ha inserito nel medley di pezzi proposti nell’occasione anche Hamsa, o Khamsa che sia. Un simbolo che accomuna, per una volta, due religioni, quella ebraica e quella musulmana, e dunque due mondi, drammaticamente ancora oggi lontani. La grazia delle giovani, e giovanissime ballerine classiche dello “Spontini”, allieve della professoressa Maria Luigia Neroni, ha fatto da tradizionale corollario alla serata. La danza, altro ideale ponte artistico teso a recuperare la nostra intima armonia, e l’interiorità smarrita.

 

Insieme alla poesia, scritta con parole semplici, e scolpita con tratti essenziali, da Mauro Crocetta. Che ancora oggi, a diciotto anni dalla sua scomparsa, grazie alla tenacia di chi ha voluto e saputo raccogliere il suo testimone, continua a trasmetterci non solo la gioia serena della contemplazione, ma, soprattutto, a infonderci l’energia ed il coraggio per affrontare le difficoltà della vita. Mossi dall’amore. Lo stesso di cui il sommo poeta Dante Alighieri decantava lo straordinario potere nell’ultimo verso della sua Commedia, già settecento anni fa: “…l’amor che move il sole e l’altre stelle…”.

 

 


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