Giovanni Chiarini, Andrea Traini, Nicolò Bagalini e Luigi Cava
di Giuseppe Di Marco
Fratelli d’Italia torna all’attacco sui presunto conflitto d’interessi relativo alla consigliera Giselda Mancaniello, tirando in ballo un’altra serie di lavori assegnati da una società partecipata all’azienda del coniuge della consigliera. Questa volta, a differenza di quanto avvenuto per Picenambiente, gli ordini sono tutti stati fatti nel 2022.
Si tratta di cinque forniture stipulate con la Ciip per quattro manutenzioni di mezzi e la fornitura di un autospurgo dal 26 gennaio al 6 settembre 2022, quando cioè l’Amministrazione si era già insediata, e con essa il Consiglio. Ad onor del vero, va detto che non si tratta di somme ingenti: 8.802 euro in totale. Il discorso resta comunque in piedi, poiché il punto non è la somma ottenuta dalla società privata, ma il fatto che un membro del Consiglio ne faccia parte.
«Quella di San Benedetto Viva è stata una reazione scomposta – ha aggiunto il coordinatore Luigi Cava – Noi abbiamo solo voluto segnalare al sindaco un possibile profilo di conflitto d’interessi riguardante una consigliera che ha votato la delibera sul bilancio consolidato. La Mancaniello ha dichiarato che intende fugare ogni dubbio perché il bilancio consolidato non contiene nella perimetrazione delle società a controllo pubblico la Picenambiente. E poi ha aggiunto che quando la società entrerà nel perimetro, non parteciperà alla votazione. Ma oggi noi ci chiediamo cosa dovesse succedere se la stessa società che fa capo al coniuge di Mancaniello fosse fornitrice di una società a controllo pubblico che rientra nel novero del consolidato».
«Dal coordinatore di San Benedetto Viva sono uscite parole gravi che rivelano un certo nervosismo – ha detto il consigliere Nicolò Bagalini – ma non scenderò al livello delle sue provocazioni. Ricordo che Gianluca Pompei è membro del cda della Ciip senza essere stato legittimato dalla sua stessa maggioranza. La società del coniuge di Mancaniello ha ottenuto ben cinque forniture dalla Ciip. Due di queste sono state affidate quando lui era in carica. Possibile che Pompei non ne fosse a conoscenza».
«Qui – ha concluso il consigliere Andrea Traini – non c’è nessuna volontà di spostare l’attenzione su altri binari, ma solo quella di esortare l’Amministrazione a tenere gli occhi aperti».
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