di Giuseppe Di Marco
Ash mastica un po’ tutto quello che gli capita a tiro. E’ normale: è un cucciolo ancora piuttosto giovane. Ma quello che meno ci si aspetterebbe – e si desidererebbe – inevitabilmente capita a lui: il piccolo, passeggiando sul lungomare, ingoia un amo da pesca. Quando sarà tratto in salvo, quando glielo toglieranno, sarà difficile capire come abbia potuto averlo in corpo senza rimetterci la vita.
Succede a San Benedetto, in un pomeriggio perfetto per godersi la passeggiata più bella della Riviera. Tanto sole, la temperatura invita: per un attimo è ancora estate. Ash si fa condurre dalla sua padrona tra le palme: ad un tratto la ragazza, vicino alla concessione 20, nota che il cagnolino inizia a masticare qualcosa per terra e si avvicina per levarglielo. Non capisce subito di cosa si tratta, vede solo un filo che spunta dalla bocca del suo Ash.
La situazione però è strana, la ragazza ha un brutto presentimento e subito porta l’animale al pronto soccorso veterinario, dove gli fanno una lastra. L’immagine è raccapricciante: tra le coste spicca un orribile uncino, un amo da pesca di quasi 5 centimetri è penetrato nello stomaco di Ash.
Il cane non avrà bisogno di essere operato: i veterinari eseguono un’endoscopia e l’artiglio di metallo viene estratto dal cucciolo. Una storia fortunatamente a lieto fine, che però dovrebbe indurre i turisti – ma soprattutto i cittadini – a stare bene attenti a cosa si abbandona per strada, a portata di piccoli animali innocenti, ancora incapaci di distinguere un oggetto minaccioso da un gioco.
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