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La Riviera punta sulla comunità energetica, Pellei: «Ci attendono benefici economici e sociali»

SAN BENEDETTO - Il nuovo soggetto giuridico vedrà privati cittadini e associazioni collegarsi ad un impianto - probabilmente fotovoltaico - per l'abbattimento dei costi in bolletta
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L’assessore al bilancio Domenico Pellei

 

di Giuseppe Di Marco

 

Una Comunità Energetica Rinnovabile (Cer) che metta insieme enti pubblici e privati, cittadini e associazioni con lo scopo di ridurre i costi in bolletta. E’ quanto ha intenzione di mettere in piedi il Comune  di San Benedetto, con un progetto pilota presentato questa mattina dall’assessore al bilancio Domenico Pellei.

 

In concreto, con delibera di giunta il vertice di Viale De Gasperi ha stabilito di realizzare una Cer in forma ridotta, per cui gli uffici hanno già iniziato a raccogliere dati, e le cui risorse saranno stanziate nel bilancio di previsione 2023. Entro breve i tecnici elaboreranno un progetto di fattibilità e a novembre dovrebbero avere pronto il quadro dei soggetti da coinvolgere. Sostanzialmente, l’idea è di costruire un impianto centrale, probabilmente fotovoltaico, al quale potranno collegarsi virtualmente i soggetti aderenti.

 

Quali i benefici? «Intanto l’autoconsumo – spiega l’assessore Pellei – con il quale ci sarà un risparmio per le strutture collegate all’impianto. Secondo poi, l’incentivo sull’energia condivisa: più consumiamo, più alto è l’incentivo che dà il Gestore dei Servizi Energetici (Gse) per questa energia condivisa con la comunità. Incentivo commisurato a 110 euro per megawatt. Infine, se avanza dell’energia dalla produzione dell’impianto viene immessa nuovamente nel circuito e quindi viene pagata a prezzo zonale orario. Tutto questo viene quantificato in maniera virtuale: agli aderenti verranno applicati dei minicontatori che misurano l’energia. Poi un software fa un calcolo in automatico dell’energia prodotta e consumata».

 

Nello specifico, tutto ciò dovrebbe garantire una riduzione del 40% di gas serra, nonché un aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili fino al 32,5%. Ma non solo. «Il beneficio, oltre che di carattere energetico, è anche sociale – conclude l’assessore – i cittadini che verranno coinvolti sono quelli che hanno particolari problemi dal punto di vista della collocazione sociale, ai quali oggi diamo un contributo per il pagamento delle bollette. D’ora in poi invece interverremo in maniera sistematica e incisiva. Sceglieremo i soggetti da un elenco fornito dai servizi sociali».


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