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Pienone al Gran Pavese Rossoblù, Spazzafumo: «Celebriamo la nostra identità»

SAN BENEDETTO - Grande partecipazione alla cerimonia di conferimento della civica benemerenza, nel corso della quale il sindaco ha ricordato le figure di Stefano Esposito, Tonino Armata, Fabrizio Pesiri, Salvatore Pertini e Orlando Di Matteo
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Il sindaco Spazzafumo assieme a Elio Palanca, Massimo Mellozzi, Elisabetta Schiavone, Don Gabriele Paoloni e Francesco Ascolani

 

di Giuseppe Di Marco

 

E’ un sala consiliare gremita, quella che questa mattina ha accolto i premiati del Gran Pavese Rossoblù, il secondo presieduto dal sindaco Antonio Spazzafumo. La cerimonia di conferimento si è svolta come di consueto fra momenti di commozione e distensione confermandosi, visto il pienone, come uno dei momenti maggiormente sentiti dalla comunità sambenedettese.

 

«Questo è uno dei maggiori simboli dell’identità di San Benedetto – ha esordito il primo cittadino – non è un caso che si celebra negli stessi giorni della Festa del Santo Patrono. La commissione ha fatto un’ottima sintesi fra tutte le candidature. Colgo l’occasione per rendere omaggio a Stefano Esposito, Tonino Armata, Fabrizio Pesiri, Salvatore Pertini e Orlando Di Matteo, che purtroppo sono scomparsi, ma ai quali va il nostro Gran Pavese».

 

Pienone in sala consiliare per la cerimonia del Gran Pavese Rossoblù

 

La cerimonia si è quindi andata avanti con il conferimento del Gran Pavese ai cinque scelti dalla commissione, ossia Francesco Ascolani, Massimo Mellozzi, Elio Palanca, Don Gabriele Paoloni e alla sezione sambenedettese dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla.

 

Il primo dei premiati è stato l’imprenditore Francesco Ascolani, che partito da carpentiere nel 1965 inizia l’avventura con l’apertura del cantiere “fratelli Ascolani”, che presto si fa un nome nell’ambito della manutenzione ottenendo importanti commesse da tutta Italia e anche dall’estero.

 

Per l’Aism è invece intervenuta la presidentessa Elisabetta Schiavone, da sempre attiva nell’inclusione sociale e il miglioramento delle condizioni di vita dei malati e delle loro famiglie. Il gruppo operativo locale svolge attività grazie al lavoro dei volontari, fungendo da tramite con la rete dei neurologi e i centri clinici specializzati nelle diverse strutture del territorio, per diffondere informazione e orientare le famiglie dei malati verso la risposta migliore ai loro bisogni.

 

Al giro di boa il sindaco ha conferito la benemerenza al sostituto commissario della Polizia Massimo Mellozzi. Dopo le esperienze di Nettuno e Ancona, nel 1993 ritorna a San Benedetto dove svolge attività di Polizia Giudiziaria, nei servizi antidroga, antirapina e di contrasto della criminalità in genere. Ha inoltre collaborato in incarichi riservati con numerose Questure e Procure Distrettuali Antimafia di diverse regioni. Mellozzi ha dunque ricevuto il saluto e il ringraziamento del questore di Ascoli Massimo Modeo, che ne ha esaltato le qualità umane e professionali. «Questo riconoscimento mi riempie di orgoglio – ha detto l’ufficiale in pensione – colgo l’occasione per invitare tutti i cittadini a nutrire quel senso di appartenenza che contraddistingue la nostra collettività, perché la vita delle nostre famiglie sia ottimale».

 

Elio Palanca è stato invece pilota dell’Aeronautica: nel 1971 viene assegnato alla pattuglia acrobatica nazionale delle Frecce Tricolori, dalla quale è uscito con il grado di capitano. Dal 1989 ha iniziato la carriera di pilota di elicotteri, prestando servizio come soccorritore e per il trasporto di organi per emergenze sanitarie, giungendo alla conclusione della sua carriera con il grado di Colonnello e oltre 8mila ore di volo. Il veterano ha scherzato con i conferenti rammentando i momenti più importanti della propria carriera, infarcita di aneddoti divertenti.

 

Infine, la chiusura della cerimonia ha visto la premiazione di Don Gabriele Paoloni, il più longevo parroco della chiesa di San Filippo Neri, chiesa consacrata nel 1967, anno in cui lo stesso parroco è stato ordinato. Ad esprimere le più vive felicitazioni è stato Monsignor Carlo Bresciani: «La sua dote maggiore è la disponibilità – ha detto il vescovo – Ha saputo creare un clima di concordia al quartiere di San Filippo Neri. Se incentiviamo gli esempi positivi, costruiamo una società migliore». «Dietro di noi – ha concluso Don Gabriele – ci sono tante persone: negli anni ho personalmente portato tanti giovani che avevano bisogno di un punto di riferimento alla Marina. Dedico questo riconoscimento a tutti loro».


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