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Risponde ad un sms e gli sfilano 1.000 euro dal conto: la truffa dei messaggi trappola

VITTIME diversi correntisti bancari che ricevono messaggi dallo stesso numero utilizzato dalla banca per le comunicazioni. Ecco cosa è accaduto ad un 50enne di Porto San Giorgio
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Un sms che annuncia un accesso anomalo al proprio conto corrente. Un click sul link che viene indicato nel tentativo di ripristinare i sistemi di sicurezza e il gioco è fatto.

 

A quel punto la truffa è stata già messa a segno e dal conto possono sparire in pochi istanti migliaia di euro. Ma quando ci si accorge di quello che è accaduto è già troppo tardi. Sono diverse le vittime e fioccano le denunce.

 

Clamoroso, poi, il caso di una correntista di Mestre che, protagonista della stessa truffa, a danno di alcuni istituti bancari già da alcune settimane, ha visto volatilizzarsi 60.000 euro in poche ore.

 

Per restare nelle Marche, ecco cosa è accaduto ad un 50enne di Porto San Giorgio. Dopo aver effettuato un pagamento con la carta bancomat in un centro medico, ha ricevuto un sms che lo informava di un accesso anomalo alla propria app dell’home banking e lo invitava a cliccare su un link per resettare i sistemi di sicurezza.

 

L’uomo, in buona fede, dopo aver accertato che l’sms fosse arrivato dallo stesso numero dal quale riceve normalmente le comunicazioni dell’istituto bancario, ha seguito le istruzioni presenti nel link finendo per trovarsi in una pagina internet del tutto riconducibile a quella della banca di cui è cliente.  Contestualmente, un altro sms inviava un nuovo codice di sicurezza che doveva essere digitato per completare la procedura e metteva in guardia il cinquantenne dalle truffe.

 

A quel punto un terzo sms lo informava che avrebbe ricevuto una chiamata da un operatore con tanto di numero in chiaro, che lo avrebbe assistito durante gli ultimi passaggi. Il sedicente operatore, in realtà il truffatore, lo invitava ad effettuare alcune operazioni di verifica, necessarie in realtà per entrare nel sistema e rubare le informazioni utili a confermare il trasferimento illecito di denaro. Transazioni dirette su piattaforme oltre confine.

 

La frode spopola da nord a sud del Paese e sono tantissime le ignare vittime che finiscono nella rete. L’uomo, al quale sono stati rubati poco più di mille euro, resosi conto della truffa quando la telefonata è stata bruscamente interrotta dal finto operatore, ha provveduto immediatamente a cambiare i codici di accesso all’app dell’home banking per evitare bonifici istantanei e il trasferimento di somme più ingenti ed a bloccare successivamente sia quest’ultimo che il bancomat. Sull’episodio indagano i Carabinieri. Segnalati anche diversi casi nell’Ascolano.

 

s.r.

 

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