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Terremoto, forte scossa in Adriatico: scuole chiuse a San Benedetto, Grottammare e Cupra ma domani si torna in aula (Video e foto)

BRUSCO risveglio alle ore 7,07. La scossa di magnitudo 5.5 (25 km al largo ella costa fanese), è stata avvertita soprattutto sulle località più vicine al mare. Ne sono seguite moltissime altre, a breve distanza (il classico sciame sismico): dopo un minuto una di 5.2, poi le altre di magnitudo inferiore da 2.0 a 4.0. In provincia di Ascoli nessuna segnalazione ai Vigili del fuoco che sono comunque partiti per dare manforte ai colleghi nei controlli con un'autoscala e quattro uomini tra cui un funzionario e un operatore "Tas" (topografia applicata al soccorso). A scopo precauzionale anche i sindaci della costa picena hanno firmato l'ordinanza per poter poi procedere ai controlli degli edifici scolastici: non sono stati rilevati danni
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di Andrea Ferretti

 

Forte scossa di terremoto di magnitudo 5.5 25 chilometri al largo della costa pesarese alle ore 7,07 di questa mattina mercoledì 9 novembre. Brusco risveglio per tutti i marchigiani con la terra che ha tremato ovunque, soprattutto nelle località più vicine al mare. Ma il movimento tellurico è stato avvertito anche a Roma, Firenze, Bologna e in Trentino.

 

L’epicentro è stato localizzato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) a una profondità di 8 chilometri.

 

Alla scossa principale ne sono seguite, a breve distanza, molte altre: il cosiddetto “sciame sismico”. Una nemmeno un minuto dopo di magnitudo 5.2, poi ben 57 (fino alle ore 14,54) di magnitudo compresa tra 2.0 e 4.0.

 

E’ stata ovviamente avvertita anche in numerose località del Piceno dove, al Comando provinciale dei Vigili del fuoco non è comunque giunta nessuna segnalazione. E’ stata chiusa momentaneamente la tratta ferroviaria nelle due province maggiormente interessate (da Rimini ad Ancona): dopo le necessarie verifiche, sarà riaperta nel giro di qualche ora.

 

Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, dopo essersi sentito con il capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, in via cautelativa per il controllo degli edifici scolastici, ha invitato i Comuni delle province di Ancona e Pesaro Urbino a chiudere le scuole di ogni ordine e grado e le Università. Un invito al quale hanno risposto anche diversi Comuni delle altre province di Macerata, Fermo e Ascoli.

 

Proprio per questo, scuole chiuse per la giornata di oggi, anche nelle tre principali località della costa del Piceno: San Benedetto, Grottammare, Cupra Marittima. Le ordinanze sono state firmate in fretta e furia dai sindaci Antonio Spazzafumo, Enrico Piergallini e Alessio Piersimoni i quali hanno subito avvisato anche la Prefettura di Ascoli. Ad Ascoli città non sono stati presi provvedimenti di questo tipo. Ma in effetti – per fortuna – non ce n’era bisogno.

 

Considerando che il terremoto si è verificato a meno di un’ora dall’inizio delle lezioni, quindi senza la possibilità di avvisare nessuno (basta pensare a chi era in viaggio, pendolari a bordo di pullman), sono numerosi gli studenti che oggi sono tornati a casa con largo anticipo. Ma c’è anche chi, già arrivato nel proprio Istituto, è stato comunque accolto ed è rimasto lì senza problemi.

 

STATO DI ALLERTA

 

E’ stato disposto a Grottammare dove sono in corso i sopralluoghi in tutti gli edifici pubblici, ovviamente anche le scuole. Al momento non ci sono segnalazione dai luoghi sotto sorveglianza e le verifiche tecniche sono ancora in corso. Il sindaco Piergallini ha riunito anche il “tavolo tecnico” al quale hanno partecipato anche il vice sindaco Alessandro Rocchi, il vice segretario Fiorella Fiore, il comandante della Polizia Municipale Stefano Proietti, il coordinatore della Protezione Civile comunale Andrea Sebastiani, il consigliere comunale delegato Bruno Talamonti, tutti i responsabili di area e la responsabile del servizio di Protezione Civile Diana Valentini.

 

Intorno alle ore 15 si sono conclusi i controlli negli edifici scolastici di San Benedetto, Grottammare e Cupra Marittima. I sopralluoghi non hanno fortunatamente riscontrato alcun danno, per cui domani, giovedì 10 novembre, si torna regolarmente a scuola.

 

«Il terremoto più forte in questa zona dal 1930, ora gli after shock»

 

LA RIUNIONE DEL CENTRO OPERATIVO REGIONALE NELLA SEDE DELLA PROTEZIONE CIVILE REGIONALE

 

 

LE VERIFICHE DEI VIGILI DEL FUOCO

 

I Vigili del fuoco sono impegnati in una cinquantina di interventi per verifiche di stabilità a edifici nelle province di Pesaro Urbino e Ancona. Non sono segnalate particolari criticità. Utilizzati gli elicotteri che si sono subito alzati in volo dalle basi di Pescara e Bologna per raggiungere il nord delle Marche ed effettuare una verifica dall’alto delle aree interessate dalla scossa sismica.

 

Nelle province di Pesaro Urbino e Ancona stanno convergendo vigili da tutta Italia per dare manforte ai colleghi impegnati in controlli e verifiche. Dal Comando provinciale di Ascoli (capoluogo e Distaccamento di San Benedetto) sono partiti un funzionario, due vigili e un operatore “Tas” (topografia applicata al soccorso), più un’autoscala.

 

 


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