Complesso termale di Acquasanta, via al progetto e alla fase di affidamento lavori

ACQUASANTA TERME - L'Ufficio Speciale Ricostruzione ha concesso il contributo di 3 milioni arrtivato grazie alle donazioni solidali post sisma. Per l'intervento complessivo su grotta sudatoria, piscina e palazzina liberty occorreanno invece circa 7 milioni. Un sito spettacolare che aspetta un restyling dopo oltre 30 anni di abbandono
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La suggestiva grotta sulfurea con la piscina naturale tornerà al suo antico splendore. Ma non sarà l’unica del nuovo e moderno complesso che nascerà ad Acquasanta. Forse si intravede la lcue in fondo al tunnel. Infatti, oltre alla concessione del contributo (3 milioni provenienti dalle donazioni post sisma) ed all’approvazione del progetto esecutivo (7.088.583 euro di intervento) da parte dell’Ufficio Speciale Ricostruzione, l’iter del restyling è arrivato alla fase cruciale di affidamento dei lavori.

Un’immagine del complesso termale abbandonato

 

Un altro passo, dunque, verso il ritorno in funzione di quello che era un vero e proprio gioiello dell’entroterra piceno, polo d’attrazione unico che basava la sua forza su sorgenti termali radicate nella storia: intorno al 50 avanti Cristo il console Lucio Munazio Planco guarì proprio grazie ai terapeutici bagni nel piccolo comune. Secoli di splendore per un luogo che, purtroppo, da punto di riferimento per l’intero territorio (e non solo) è passato ad un pluridecennale abbandono iniziato nei primissimi anni ’90.

 

Grazie alla generosità degli italiani che hanno contributo economicamente inviando un messaggio al numero solidale 45500, è stata raccolta la cifra di 3.000.000 euro per rilanciarne l’attività e sistemare, in particolare, la sorgente naturale dell’acqua sulfurea, la piscina interna alla grotta e le strutture connesse. A questa, si aggiungono i 3 milioni dal Fondo Sviluppo e Coesione e altri 1.088.583 euro a carico del Comune, che serviranno anche per agire sulla palazzina liberty annessa al complesso.

Il degrado interno

 

Si tratta evidentemente di passo importante per un’opera molto attesa, che ha l’obiettivo di rilanciare anche a livello turistico una delle zone più colpite dal terremoto. In cabina di regia, come soggetto attuatore, c’è lo stesso Comune di Acquasanta.

 

Tra le peculiarità del sito c’è sicuramente la sorgente termale sulfurea con lo sviluppo ipogeo che dalla piscina si snoda verso la grotta sudatoria e la stessa sorgente che prende vita dal cratere “Orsini”, di grandissimo interesse storico-naturalistico. Per la piscina, il progetto prevede il ripristino degli elementi in cemento armato (pareti e strutture all’ingresso, scalinata di immersione, muretti di supporto agli impianti di adduzione e deflusso delle acque), delle pavimentazioni e dei rivestimenti interni e dei tratti adiacenti.

 

Nell’area esterna, spazio alla riqualificazione della palazzina liberty e dell’edificio servizi. Il primo ospiterà, tra le altre cose, reception-biglietteria, spogliatoi, un’altra vasca termale coperta collegata alla grotta, area massaggi e docce sensoriali, sala polifunzionale-ristorante con terrazza panoramica.

 

Curiosità. Non si è certi di quali sorgenti i romani sfruttassero per le loro terme, data la quantità di emergenze di acque solfuree nella zona, tra cui quella della frazione di Santa Maria, dove oggi si può fruire dello spettacolare spazio termale all’aperto de “Lu Vurghe”. Di sicuro, nella Tavola Peutingeriana (copia di un’antica carta che mostra le vie stradali dell’Impero romano), la posizione di Acquasanta è riportata come “Ad Aquas”, lungo la via Salaria.

 

Il render del progetto

 

 


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