di Andrea Ferretti
Lutto ad Ascoli per la morte di Giorgio De Iulis. Molto conosciuto, non solo in città, anche per la sua attività di commerciante. Ma nella vita aveva fatto e, fino all’ultimo, faceva tanto altro. Per anni aveva gestito il negozio “Eurovest” a Porta Cappuccina, ma le sue molteplici attività di imprenditore lo avevano portato a viaggiare in mezzo mondo facendosi apprezzare per professionalità e competenza.
Aveva 87 anni e si è spento questa mattina, sabato 26 novembre, alla Clinica San Marco di Ascoli dove nella camera mortuaria l’impresa di pompe funebri Agostini di Ascoli ha allestito la camera ardente. Da lì il feretro domani, domenica 27 novembre, raggiungerà la vicina chiesa del Cuore Immacolato dove alle ore 15,30 verrà celebrato il funerale.
Giorgio De Iulis abitava in Via Erasmo Mari. Ultimamente le sue condizioni di salute erano purtroppo peggiorate.
Con quei suoi modi gentili e accattivanti era davvero un personaggio. Grande intenditore di oggetti di antiquariato e opere d’arte, è stato grande amico di personaggi famosi e importanti che hanno vissuto e operato anche ad Ascoli, come Franco Spalvieri, lo storico presidente di Carisap e Fondazione Carisap scomparso otto anni fa, e l’imprenditore ascolano-canadese ed ex patron dell’Ascoli Picchio Francesco Bellini.
La sua vita sembra un film. Basti pensare che negli anni Settanta De Iulis aveva vissuto e lavorato per un paio di anni a Dakar, nel Senegal, dove svolgeva la sua attività di rappresentante di abbigliamento militare. In quel periodo frequentò vip di livello mondiale come il miliardario saudita Khashoggi, suo coetaneo, a quel tempo uno degli uomini più ricchi e potenti del mondo, famoso anche per essere mediatore nel commercio di armi occidentali verso il Medio Oriente, morto a Londra cinque anni fa. Con un filo di rammarico, Giorgio agli amici raccontava sempre quel suo cruccio di non conoscere l’inglese e il francese, un particolare che in quel periodo si sarebbe rivelato molto importante.
Ma questo non gli impedì di stringere amicizia addirittura con l’ambasciatore italiano in Senegal. Fino a che un colpo di Stato rivoluzionò la vita di quel Paese, e allora fece rientro in Italia, nella sua Ascoli. Tra gli anni Settanta e Ottanta girò mezza Europa soggiornando spesso in Polonia e in Norvegia.
Ad inizio anni Ottanta fu anche tra gli organizzatori della partita di calcio, a scopo benefico, che si giocò allo stadio “Del Duca” di Ascoli tra una rappresentativa di giornalisti e quella di cantanti e attori, antesignana dell’attuale Nazionale Cantanti che ancora non esisteva.
Giorgio De Iulis era rimasto vedovo qualche anno fa, ed oggi lo piangono i figli Viviana e Pierpaolo.
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