Laura Melloni, Alessio Panichi, Giancarlo Oresti
Si sono fermati in tanti a leggere i racconti e guardare i volti dei contadini italiani al “Superstudio Più” di Milano. L’associazione “Malacultura” ha infatti organizzato il 23 e il 24 novembre una mostra fotografica tratta dal libro “Aborigeni Mezzadri – Storie di economia circolare”, raccontando una parte del progetto di Laura Melloni e Alessio Panichi, che hanno attraversato le campagne dell’Italia centrale per intervistare gli ultimi contadini delle Marche, Umbria e Toscana.
La comunità aborigena degli ultimi mezzadri italiani conta ormai pochi individui ultra-ottuagenari che sono gli ultimi testimoni di un mondo magico e rurale, iniziato nell’anno 1000 e praticamente scomparso nel XXI secolo. Sono guardiani della terra che vivono nelle riserve dell’Italia centrale, in vecchi casolari sparsi nelle campagne o nelle periferie dei borghi medievali arroccati sui colli.
La loro eredità è oggi patrimonio di quei pochi che hanno scelto di restare nelle terre degli avi praticando l’agricoltura di tradizione: controllando il suolo, addomesticando le piogge, tutelando la biodiversità e riciclando le preziose risorse del pianeta com’è stato insegnato loro a fare da sempre.
In mostra a Milano “Malacultura” ha presentato le storie di Graziella Cipolletta, la tessitrice di fili per l’ecodesign e di Decimo Forti, il potatore esteta, per il system thinking, entrambi principi fondanti dell’economia circolare.
Sponsor dell’evento Fainplast per la cultura e la società parigina Denim by Premier Vision che organizza ogni anno due appuntamenti europei a Milano e Berlino con le nuove tendenze di stile e i materiali ecosostenibili per la moda.
L’associazione culturale “Malacultura” nasce nell’ottobre 2019 per volontà del suo presidente Giancarlo Oresti proprio con l’adozione del progetto “Aborigeni Mezzadri”. L’obiettivo che “Malacultura” intende perseguire è molto semplice: valorizzare le eredità culturali di luoghi, persone e aziende, attraverso la riproposizione di valori arcaici in chiave attuale, attraverso un approccio di Heritage Design nell’ambito delle arti visive ed editoriali.
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