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“Le vie della seta nel Piceno”, una giornata dedicata alla bacologia promossa dalla Cna di Ascoli

TRADIZIONI - L’iniziativa rientra nel percorso di sensibilizzazione e promozione del fashion sostenibile intrapreso dall'associazione, per salvaguardare le eccellenze di un settore che deve fare i conti con un calo di oltre il 10% 
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Le vie della seta nel Piceno – Arianna Trillini, Francesco Balloni, Maria Giuseppina Muzzarelli, Antonio Franceschini, Doriana Marini, Massimo Mancini, Irene Cicchiello

 

Con la seta, le sue storie e i suoi valori a fare da filo conduttore di una giornata interamente dedicata al recupero di una delle tradizioni artigiane tipiche del territori, la Cna di Ascoli prosegue con successo nel percorso di formazione e consolidamento del tessuto imprenditoriale di domani.

Sulla scia delle iniziative pensate per contribuire alla crescita umana e professionale delle nuove generazioni promosse nelle ultime settimane,  l’associazione territoriale di Ascoli ha dato vita a una serie di eventi che hanno visto la libreria Rinascita di Ascoli e il centro storico della città al centro di un autentico viaggio tematico nel Piceno della seconda metà dell’Ottocento, culla della bachicoltura e della rinascita della seta.

Con il contributo del responsabile Cna Federmoda Antonio Franceschini, della presidente Cna Federmoda Marche Doriana Marini e del presidente Moda su misura Cna Ascoli  con delega all’istruzione Massimo Mancini, ad accompagnare giovani e addetti ai lavori alla riscoperta dell’artigianato piceno è stata Maria Giuseppina Muzzarelli, docente di Storia medievale all’Università di Bologna e autrice di numerosi saggi sulla storia della moda e del costume.

 

Maria Giuseppina Muzzarelli

La professoressa Muzzarelli ha ripercorso le tappe fondamentali della gelsibachicoltura picena insieme ai ragazzi dell’Iis “Fermi-Sacconi-Ceci” e dell’IIS “Celso Ulpiani” negli spazi della libreria Rinascita, uno degli ex stabilimenti bacologici del bacologo ascolano Giovanni Tranquilli.

 

Con gli studiosi dell’Isml di Ascoli a fare da guida, i numerosi presenti hanno avuto l’opportunità di conoscere più da vicino la storia e i segreti di una tradizione artigiana radicata nel territorio, antenata del fashion made in Piceno da sempre fiore all’occhiello del tessuto imprenditoriale locale e oggi apprezzato in tutto il mondo.

 

Una giornata di confronto tra esperti di caratura internazionale, imprenditori, studenti e appassionati dedicata alla cultura del saper fare, da tramandare ai più giovani attraverso l’esempio virtuoso della tradizione bacologica picena.

«Siamo orgogliosi di aver promosso un’ulteriore occasione di crescita per chi già opera nel campo della moda, ma in particolare per chi, tra qualche anno, sarà chiamato a raccoglierne l’eredità – dichiara Francesco Balloni, direttore della Cna di Ascoli -. Come associazione continuiamo a investire nell’orientamento e nella formazione delle nuove generazioni, nella convinzione che conoscere il passato e le tradizioni del territorio debba rappresentare il punto di partenza di un percorso imprenditoriale all’insegna dell’innovazione».

L’iniziativa rientra infatti a pieno titolo nel percorso di sensibilizzazione e promozione del fashion sostenibile intrapreso dalla Cna di Ascoli per salvaguardare le eccellenze di un settore che, come testimoniato dai dati elaborati dal Centro studi Cna Marche, nel confronto tra il primo trimestre 2019 e il primo trimestre 2022 deve fare i conti con un calo di oltre il 10% in termini di unità aziendali attive, con quasi 600 imprese in meno nel giro di soli tre anni.

Una tendenza evidentemente preoccupante, che l’associazione territoriale di Ascoli intende invertire in chiave innovativa dando vita a momenti di confronto tra addetti ai lavori, studenti e professionisti delle nuove tecnologie, senza per questo perdere di vista le tradizioni che da sempre rappresentano il cardine dell’artigianato e dell’imprenditoria picena.

«Coniugando al meglio le potenzialità della tradizione artigiana, della cultura umanistica e di quella scientifica riusciremo a compiere importanti passi avanti nel percorso di crescita del fashion piceno – sostiene Arianna Trillini, presidente della Cna di Ascoli  -. L’obiettivo è valorizzare uno dei punti di riferimento dell’artigianato locale per offrire ai giovani un esempio del saper fare tipico del Piceno, dando ulteriore slancio alla crescita del comparto moda».

«Far conoscere alle nuove generazioni il patrimonio delle nostre maestranze storiche è essenziale per assicurare un domani luminoso all’artigianato piceno – conferma Doriana Marini -. È nostra intenzione continuare a lavorare al fianco di istituzioni e rappresentanti del mondo della cultura e della formazione per rendere ancora più attrattivi i mestieri della moda e mettere i più giovani nelle migliori condizioni per affrontare le sfide del futuro».


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