Il presidente di comitato Marina di Sotto Alfredo Isopi
di Giuseppe Di Marco
Non ha certamente prodotto un responso unanime, l’incontro dei comitati di quartieri tenutosi due giorni fa sulla questione del nuovo ospedale. Il principale tema all’ordine del giorno, ovvero la discussione sulle location che potrebbero ospitare il futuro nosocomio, ha partorito divergenze soprattutto sull’area del quartiere Ragnola, unica fra le superfici proposte dal Comune ad aver ottenuto il placet tecnico della Regione Marche.
Al rendez vous, tenutosi nei locali della chiesa di San Pio X, hanno partecipato diversi membri dei 16 direttivi dei comitati di quartiere, che hanno partecipato con interesse anche in vista dell’imminente commissione sanità, convocata per giovedì 15 dicembre.
I delegati dei comitati di quartieri riunitisi per discutere sulla location del futuro ospedale di San Benedetto
C’è da dire che, limitatamente ad alcuni argomenti, le considerazioni emerse nel dibattito indicano una convergenza di opinioni unanime, «soprattutto per quanto riguarda il ripristino di servizi e reparti previsti dal piano di Area Vasta 5 – afferma Alfredo Isopi, presidente del comitato Marina di Sotto – con particolare attenzione al Pronto soccorso e in generale al Dipartimento di emergenza, come ampiamente previsto nella normativa per gli ospedali di primo livello. Per quanto riguarda la localizzazione, all’unanimità si ritiene necessario che la struttura sanitaria rimanga nel territorio del Comune di San Benedetto».
«Per ciò che riguarda l’area di Ragnola proposta per ospitare una nuova struttura – continua Isopi – non c’è stato un parere unanime: gran parte si è espressa in maniera negativa. In sintesi non possiamo accettare che si realizzi una nuova struttura nel centro urbano che andrà ulteriormente a creare grossi problemi di viabilità, inquinamento, vivibilità, usando peraltro un’area con diversa destinazione. Un ospedale nel centro urbano già esiste».
Conclude il presidente del comitato Marina di Sotto che l’indicazione dell’ubicazione del nuovo ospedale, se mai si farà, non spetta alla conferenza dei presidenti di quartiere, ma al Consiglio comunale, «che è l’organo sovrano preposto ed eletto dall’intera città – conclude Isopi – Noi non faremo mai lo scudo a nessuna coalizione politica, ma saremo occhio vigile per il bene per la città».
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