di Giuseppe Di Marco
Ospedale nuovo, ripristino di reparti e servizi al presidio esistente, potenziamento della medicina territoriale: questi e molti altri temi saranno al centro dell’eventuale incontro fra il sindaco Antonio Spazzafumo e i referenti del comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso”, il cui presidente, Nicola Baiocchi, ne ha fatto richiesta tramite una lettera inviata in Comune.
La missiva domanda al primo cittadino se sia possibile avere un faccia a faccia sulle questioni più scottanti riguardo la sanità locale. Nello specifico, Baiocchi individua nove aree di dibattito da approfondire.
In primo luogo, si chiede a Spazzafumo se la location per il nuovo ospedale verrà scelta entro il 31 gennaio 2023, e se è vero che entro quella data verrà affidato lo studio di fattibilità per il quale la Regione Marche ha già stanziato 400.000 euro. E ancora: Baiocchi intende chiarire se, una volta scelta l’area, si baderà a lasciarvi adeguato verde pubblico e arredi urbani, oltre che una viabilità opportunamente studiata. Perché il nuovo presidio non erediti i vecchi problemi, inoltre, bisognerà abbatterne le liste d’attesa: anche questo aspetto verrà discusso nell’eventuale incontro.
Il comitato inoltre non si dimentica dell’ospedale esistente, tornando ad esigere l’ammodernamento dei macchinari, fra cui ecografi, risonanza e Tac, e anche il ripristino di servizi e reparti soppressi o ridimensionati, come il Centro Trasfusionale, Oculistica, Otorinolaringoiatria, Laboratorio Analisi e Gastroenterologia.
Ampliando l’orizzonte del dibattito, poi, Baiocchi chiede se Spazzafumo abbia ottenuto dalla Regione ampie rassicurazioni sul fatto che i presidi di Ascoli e San Benedetto, nella futura Azienda Sanitaria Territoriale, verranno equiparati. Ancora più a monte, l’associazione torna a proporre che San Benedetto diventi capoluogo Piceno tanto quanto Ascoli. Attenzione particolare sarà quindi posta sul tema della medicina territoriale e sull’assetto che avrà in Riviera da qui ai prossimi mesi.
Dulcis in fundo, Baiocchi non lesina la nota polemica: «Chiediamo – scrive il presidente – Se vi siano fondati motivi per i quali il comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso”, con il quale aveva inizialmente garantito di voler collaborare costantemente, non possa più intrattenere un dialogo proficuo con le istituzioni cittadine, in particolare mediante la partecipazione ai lavori della Commissione sanità, la quale precipuamente ci riguarda e ci interessa».
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