Giuliano Scancella, ascolano e arciere del Sestiere di Porta Romana, ha donato un arco e una freccia alla Quintana di Ascoli. Un gesto di grande amore per la rievocazione storica che da anni lo vede impegnato con addosso i colori rossoazzurri nel palio degli arcieri, una delle manifestazione che fanno da corollario alla Quintana. Lo ha fatto con una semplice cerimonia alla presenza del coreografo Mirko Isopi.
Arco e freccia vanno ora ad arricchire la sede dell’Ufficio Quintana a Palazzo Arengo, al cui interno è già allestito una sorta di museo con abiti e altri cimeli che hanno fatto la storia della rievocazione e che sono appartenuti a personaggi che hanno contribuito ad impreziosire e rendere famoso il corteo storico. Su tutti il costume da capitano che venne indossato da un giovane e Antonio Orlini (poi diventato sindaco, Magnifico Messere e presidente dell’allora Ente Quintana) quando era “capitano” del Sestiere di Sant’Emidio. Un costume che dall’inizio degli anni Sessanta è diventato il manifesto ufficiale, il simbolo della Quintana di Ascoli.
Scancella da anni è protagonista della gara quintanara degli arcieri dove, insieme agli altri “Robin Hood” di Porta Romana, ha sfiorato due volte la conquista del Palio e, nella gara singola, è arrivato ad un passo dalla vittoria della “Brocca d’Oro” al termine di una gara in cui ha conquistato 17 dei 18 punti totali previsti.
Non solo Quintana, perchè partecipa anche a numerose gare di tiro con l’arco, sia regionali che nazionali, e ad agosto 2023 prenderà pate anche al Campionato Europeo che si svolgerà in Romania. Numerosi i premi e i riconoscimenti ottenuti in questi anni presenti nella sua bacheca.
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