Picenambiente: vince la linea del sindaco Spazzafumo
di Giuseppe Di Marco
Che i numeri fossero a favore dell’Amministrazione era evidente, anche sulla questione Picenambiente. E i numeri, in Consiglio comunale, hanno parlato chiaro: chiamata a votare la razionalizzazione annuale delle società partecipate, l’assise ha messo al sicuro le scelte fatte dal sindaco Spazzafumo e dalla maggioranza. Ma in maggioranza, sul punto, si è consumata definitivamente la spaccatura fra Luciana Barlocci e il resto della coalizione.
Sulla questione del controllo pubblico, infatti, la consigliera di Rivoluzione Civica si è lanciata in un accalorato discorso nei confronti dell’Amministrazione. Il problema, approfondito numerosissime volte, è che nella delibera della razionalizzazione appena votata, il Comune non afferma il controllo pubblico sulla Picenambiente, ma si limita a mettere nero su bianco che i tecnici proseguiranno a valutare ogni strada per annoverare la partecipata fra le controllate dell’ente.
«Ad agosto – ha dichiarato Barlocci – le liste Rivoluzione Civica e San Benedetto Viva si incontrarono con il sindaco per mettere a posto la questione. Da quell’incontro di maggioranza si decise all’unanimità di andare avanti verso il controllo pubblico. Ad un certo punto questa volontà si è spenta, anche se questa Amministrazione si è esposta in modo importante. Siamo arrivati a dicembre: oggi sarebbe stato necessario fare chiarezza, e le sollecitazioni sono state tante. Una grande amministrazione si vede anche dalle scelte impopolari, invece noi stiamo solo perdendo credibilità».
Un intervento, quello di Barlocci, all’opposto di quello del suo capogruppo: «Nel 2019 il Tar Marche ha annullato la delibera del Consiglio che qualificava la Picenambiente come società a controllo pubblico – ha detto Simone De Vecchis – L’Amministrazione quindi decideva di non impugnare tale sentenza in Consiglio di Stato. Noi di fatto siamo partiti da zero e siamo arrivati ad una delibera che dà mandato all’ufficio partecipate di vagliare tutte le strade per qualificare la Picenambiente come società a controllo pubblico. Sarebbe stato necessario muoversi prima, ma ora la volontà dell’Amministrazione comunale è chiara. La soluzione ora è andare per gradi in quella direzione».
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