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Valutazione delle Aree Vaste: Ascoli prima nel centro sud della regione

SANITA' - Pubblicato il report dell'Asur sull'operato dei direttori generali (per l'Area vasta 5 Massimo Esposito). Ancona e Pesaro ai primi posti, con 20 punti di stacco dal Piceno. Fermo ultima
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Massimo Esposito

di Luca Patrassi

Valutazione annuale dell’Asur, dei risultati ottenuti dai direttori delle Aree Vaste, pubblicata la tabella 2021.

 

Fosse stato un campionato di calcio, c’è chi sarebbe stato a un passo dalla retrocessione, come l’Area Vasta 3 (Macerata) penultima a distanza siderale dalla zona di testa e a tre punti dall’ultima in classifica che è Fermo.

Poco sopra c’è l’Area Vasta 5, staccata pure di netto da Pesaro e Ancona, ma prima nel trio del centro-sud delle Marche.

 

Il dottor Remo Appignanesi

Subito dopo Natale il terzetto che guida la oramai ex Asur regionale – la direttrice generale Nadia Storti (in corsa per la nomina a Torrette, una tecnica evidentemente amata sia dal centrosinistra che dal centrodestra), il direttore amministrativo Pierluigi Gigliucci (proveniente dal fabrianese, territorio molto amato dal centrodestra e dal centrosinistra e in predicato di passare a Macerata), ed il direttore sanitario Remo Appignanesi, ormai con la valigia in mano per tornare nel Piceno (leggi qui) – ha pubblicato il corposo documento che elenca la valutazione dei direttori generali, punteggi finali ed una serie infinita di elementi di valutazione in base agli obiettivi raggiunti, servizio per servizio, assistenza territoriale, ospedaliera, prevenzione e via elencando.

 

Ed allora,  partendo dal Nord: il direttore dell’Area Vasta 1 ha avuto 82.48 punti, il direttore di Area Vasta 2  86.08, il direttore della Area Vasta 3  64.90, il direttore dell’Area Vasta 4 61.40 ed infine il direttore della Area Vasta 5 Massimo Esposito con 66.90.

 

I parametri di valutazione si fondano su due macroelementi: tecnici finanziari (tetto di spesa per la farmaceutica, spesa per il personale, taglio del precariato, tempo di pagamento)  e l’appropriatezza  organizzativa e l’efficienza legati agli obiettivi sanitari. Diverse decine le voci presenti nell’elenco utilizzato per la valutazione: parecchie – anche nel caso del Piceno – le caselle segnate con il bollino rosso, a marcare obiettivi non raggiunti. Come si dice, auguri per l’anno prossimo.

 


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