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La Croazia entra nell’area Schengen: aboliti i controlli sulle persone e tempi di imbarco e sbarco minori

DALLE MARCHE - Il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, Vincenzo Garofalo: «Un’adesione che contribuirà certamente a migliorare gli scambi e i traffici marittimi fra i due Paesi»
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Il porto di Ancona

 

Da ieri, 1 gennaio, la Croazia è entrata nell’area Schengen, come deciso dal Consiglio dell’Unione europea dell’8 dicembre, e farà ingresso anche nell’area Euro.

Importanti, dunque, le novità al riguardo per lo scalo portuale dorico.

Sulla base dell’Accordo di Schengen, in vigore dal 1995 per favorire la libera circolazione dei cittadini europei, saranno infatti aboliti i controlli sulle persone alle frontiere interne, terrestri e marittime, tra la Croazia, che è entrata nella Ue nel luglio 2013, e gli altri Paesi dell’area Schengen, Italia compresa.

 

L’ingresso croato nell’area Schengen interesserà ovviamente anche il porto di Ancona, che nella stagione estiva ha attivato da tempo un collegamento diretto.

Il porto dorico è il primo scalo italiano per traffico traghetti con la Croazia, e l’unico ad avere attivo un servizio di linea durante tutto l’anno. I benefici dell’accesso della Croazia nell’area Schengen riguarderanno i tempi di controllo e transito in porto, che saranno notevolmente ridotti, divenendo analoghi a quelli relativi al traffico con la Grecia.

Nel 2022 il traffico passeggeri tra i porti di Ancona, Zara e Spalato ha superato i 128mila transiti, a cui si aggiungono gli itinerari delle navi da crociera che trovano nei due Paesi con le più lunghe coste adriatiche, Italia e Croazia, destinazioni variegate con una pluralità di attrazioni ed esperienze, valorizzate anche dalla rete dei porti culturali Adrijo, composta da quattro scali italiani e quattro croati: Ancona, Ravenna, Venezia, Trieste, Fiume, Spalato, Zara e Ragusa.

«Diamo il benvenuto alla Croazia nell’area Schengenha detto Vincenzo Garofalo, presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale -. Un’adesione che contribuirà certamente a migliorare gli

Vincenzo Garofalo

scambi e i traffici marittimi fra i due Paesi e, in particolare, fra la sponda croata dell’Adriatico e il porto di Ancona. Una notizia positiva per la collaborazione e i collegamenti in tutta l’area della Macroregione Adriatico Ionica, che rafforza anche il ruolo dello scalo dorico, porto Core di due Corridoi europei, lo Scandinavo-Mediterraneo e il BalticoAdriatico, e primo scalo per il traffico traghetti con la Croazia».

 

Il direttore dell’Autorità Portuale di Spalato, Vice Mihanović, ha dichiarato che ha atteso «con trepidazione l’ingresso della Croazia nell’area Schengen poiché ci offrirà nuove opportunità per favorire la circolazione di persone e merci all’interno dell’Ue, nonché tra i Paesi membri dell’Ue e Paesi terzi. I progetti su cui stiamo lavorando, come il nuovo terminal passeggeri internazionale, dove sarà situato il nuovo varco Schengen – ha concluso –, aumenteranno senza dubbio il contributo del porto di Spalato a questa vitale attività europea congiunta per cui ci stiamo preparando da anni e che accogliamo con gioia e grandi aspettative».

Come prevede l’omonimo Accordo Ue, i controlli sulle persone con minori tempi di imbarco e sbarco dei traghetti che collegano le due sponde del mare Adriatico Ancona, sono stati aboliti con lo scorso 30 dicembre.


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