Ballarin, Simonato al sindaco: «Che utilità c’è nello spolpare la curva sud?»

SAN BENEDETTO - La riunione in assise ha partorito un acceso confronto sul futuro dell'ex stadio. A dirlo è stato l'ex calciatore rossoblù. Minoranza e tifoseria insoddisfatta: «Arrivati al 13 gennaio ancora non abbiamo visto un progetto»
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Maurizio Simonato nel Consiglio comunale aperto sul Ballarin

 

di Giuseppe Di Marco

 

Data l’ora, per il Consiglio comunale aperto era prevista bassa affluenza. E invece il Ballarin continua a tenere banco, e chiama a raccolta centinaia di persone assiepatesi in sala consiliare per discutere sul futuro dell’ex stadio.

 

La discussione si è subito animata, con il consigliere Lorenzo Marinangeli (Lega) che ha contestato all’assessore Bruno Gabrielli di aver «cambio di casacca», essendo passato dal progetto “L’era del verde” a quello di Guido Canali. Il rimbrotto è stato rimandato subito al mittente: «Il consigliere dice castronerie – ha replicato Gabrielli – Tale elaborato, nonostante fosse stato sposato da oltre 3.000 sambenedettesi, non è stato preso in considerazione in quanto prevedeva il mantenimento della tribuna ovest, con lo scopo di dar vita ad un impianto sportivo sul modello dello stadio Filadelfia di Torino».

 

Ma l’intervento più sentito è stato certamente quello di una delle vecchie glorie della Samb. «Che utilità si soddisfa a mettere una vaschetta nel Ballarin? – ha chiesto provocatoriamente Maurizio Simonatoo a nebulizzare l’area per tenere lontane le zanzare? O a spolpare la curva sud con quei rampicanti? Bisogna sempre pensare cose nuove, è vero, ma conservando quelle antiche». Dal canto suo Michele Palmiero, referente del comitato “La Fossa dei Leoni”, ha chiesto di mantenere e valorizzare la curva sud e il rettangolo verde, su cui organizzare eventi sportivi e culturali.

 

Nel pomeriggio, inoltre, l’architetto Annalisa Sinatra ha illustrato le immagini presentate dallo stesso Guido Canali alla fine dell’anno scorso. Una scelta, per alcuni, infelice. «Il 13 di gennaio, senza aver fatto una commissione, i tecnici ci presentano i disegni di novembre – protesta Paolo Canducci (Verdi) – o il progetto lo si tiene nel cassetto, e non mostrarlo è poco corretto, oppure siamo in grave ritardo».


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