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Anche San Benedetto e la sua “Tirreno-Adriatico” alla Bit di Milano

NELLO STAND delle Marche l'evento "Marche, terre di grande ciclismo" il sindaco Antonio Spazzafumo: «In questo lembo meridionale del Piceno in pochi chilometri si ammirano bellezze marine, incantevoli borghi collinari e una montagna incantata. Vogliamo giocarci questa carta su scala internazionale, e la Tirreno Adriatico è uno dei mezzi per farlo»
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Allo stand delle Marche alla Borsa Internazionale del Turismo (Bit) di Milano, si è tenuto oggi lunedì 13 febbraio stamane l’evento “Marche, terre di grande ciclismo” condotto dal giornalista sportivo Beppe Conti, grande esperto di ciclismo che segue da oltre quarant’anni tutte le maggiori competizioni italiane e internazionali.

 

Tra gli ospiti il campione del mondo 1982 Beppe Saronni, Mauro Vegni direttore dell’area ciclismo di Rcs Sport, e i sindaci delle città sedi di arrivo delle tappe della “Tirreno-Adriatico” 2023, tra cui Antonio Spazzafumo di San Benedetto. Con lui anche i colleghi di Sarnano (Macerata) e Osimo (Ancona), più il sindaco di Fossombrone (Pesaro Urbino) per quanto riguarda il Giro d’Italia sempre del 2023.

 

Si sono confrontati sul tema: “Dalla Tirreno-Adriatico al Giro d’Italia, da Marche Outdoor alla grande tradizione che fanno delle Marche una destinazione ideale per vivere un’esperienza sportiva straordinaria in scenari incantevoli”.

 

Nel suo intervento, Spazzafumo ha sottolineato come la forza del binomio San Benedetto-Tirreno Adriatico, che dura da ben 57 anni rappresenta un veicolo promozionale di grande efficacia con la corsa che sostiene l’immagine di un’offerta coordinata tra mare e collina.

 

«Per noi – ha detto il sindaco – è fondamentale accogliere iniziative che abbiano come riferimento territoriale un comprensorio più ampio di quello cittadino, convinti come siamo che il valore aggiunto che ha questo lembo meridionale del Piceno, dove in pochi chilometri si ammirano bellezze marine, incantevoli borghi collinari, una montagna incantata, sia ineguagliabile. Noi vogliamo giocarci questa carta su scala internazionale, e la Tirreno Adriatico è uno dei mezzi per farlo».

 


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