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Studenti a lezione di clima

 ASCOLI - Al cineteatro “Piceno” il presidente del Consorzio di Bonifica delle Marche Claudio Netti lancia l’idea delle “meteo sentinelle”. Approfondimento con il climatologo Massimiliano Fazzini. Il saluto del sindaco Marco Fioravanti
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Oltre trecento studenti, di cui molti collegati a distanza, delle scuole superiori di Ascoli hanno seguito “Lezione di clima”, iniziativa del Consorzio di Bonifica delle Marche dedicata alla crisi climatica e alle possibili strategie di adattamento, che si è svolta al cineteatro Piceno.

 

A condurre i giovani nell’approfondimento uno dei massimi esperti italiani, il sambenedettese Massimiliano Fazzini, docente universitario, geologo, climatologo e nivologo. In platea le quarte e quinte classi dell’Agraria Ulpiani, dello Scientifico Orsini e degli Istituti Fermi-Sacconi-Ceci e Mazzocchi. La lezione si è aperta con il videosaluto del sindaco Marco Fioravanti. 

 

Fazzini, attraverso il confronto di modelli storici e attuali e la proiezione di video su eventi anomali come le alluvioni a seguito  di piogge torrenziali o mareggiate, ha fatto il punto con i ragazzi dello “status quo” del clima. Rispondendo alle domande dei ragazzi, ha parlato anche delle possibili conseguenze nel breve, medio e lungo termine nell’equilibrio della natura e della vita dell’uomo e dei comportamenti correttivi che ognuno, nel proprio quotidiano, può adottare.

 

Il presidente del Consorzio di Bonifica Netti ha parlato degli effetti dei cambiamenti climatici nel settore agricolo e di conseguenza sullo sviluppo del tessuto economico e sociale. 

«Questa giornata è in coerenza con quanto abbiamo affermato subito dopo gli eventi disastrosi avvenuti in regione nel settembre scorso – ha detto Netti – la discussione si è incentrata sulle opere da realizzare per mitigare il dissesto ma il tema, in questo momento, è quello che concretamente si può fare. Abbiamo allora immaginato di avere, in una prima fase, una esperienza divulgativa tra i giovani, come questo appuntamento. Su questa innesteremo una fase formativa di “meteo reporter”, cioè occhi diffusi sul territorio regionale che siano in grado di riportare in tempo reale quanto accade».

 

Le cosiddette “sentinelle meteorologiche” potranno trasmettere informazioni attraverso un’apposita app. «L’occhio umano è spesso più efficiente di molti rilevatori elettronici- ha aggiunto Netti – abbiamo pensato alla formazione e all’accreditamento di persone in carne ed ossa che osserveranno con i propri occhi ciò che accade lungo i fiumi, in montagna o nelle zone a rischio».


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