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Coldiretti, in dieci anni nelle Marche 9.000 obesi in più: necessario investire in educazione alimentare

NELLA REGIONE aumenta il numero con una percentuale arrivata all'11,6%, poco sotto la media italiana del 12%. Lo rende noto l'organizzazione agricola in occasione della "Giornata mondiale dell'obesità" che si celebra il 4 marzo
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Aumenta il numero degli obesi nelle Marche: circa 9.000 in più rispetto a dieci anni fa, con la percentuale arrivata all’11,6% della popolazione che ci pone di poco sotto alla media italiana (12%). Lo rende noto una rielaborazione di Coldiretti Marche su dati Istat in occasione della “Giornata mondiale dell’obesità” che si celebra oggi, 4 marzo, per promuovere soluzioni pratiche per una situazione preoccupante che implica rischi gravi per la salute.
Nelle Marche un 45% della popolazione regionale è in sovrappeso. E non va meglio nelle fasce più giovani di età con l’Istituto Superiore di Sanità che ha calcolato oltre il 30% di bambini tra gli 8 e i 9 anni con problemi di peso. In circa il 9% dei casi si tratta di obesità. Di questi, per il 2,3% si parla addirittura di obesità grave. Seguire un’alimentazione equilibrata e fare attività fisica in modo costante sono infatti le semplici regole per mantenere uno stile di vita sano e non aumentare di peso che rappresenta un importante fattore di rischio per molte malattie come i problemi cardiocircolatori, il diabete, l’ipertensione, l’infarto e certi tipi di cancro.
“Preoccupa il fatto che ci siano bambini che hanno abitudini alimentari errate – dicono da Coldiretti Marche – e questo fa ancora più clamore se pensiamo a un Paese come il nostro che è riconosciuto leader mondiale nella qualità dell’alimentazione”. Secondo lo studio dell’Iss oltre il 43% dei bambini marchigiani non consuma una colazione adeguata e addirittura l’8% rinuncia a questo importante pasto mattutino. Il 45% ammette di consumare merendine più di tre volte alla settimana mentre a livello italiano consuma verdura tutti i giorni solo un bambino su tre (31,3%) mentre ben il 7,8% dichiara di portarla a tavola meno di una volta alla settimana e il 6% di non mangiarla mai come fa il 3,6% con la frutta.
Proprio per questo la Coldiretti è da tempo impegnata nelle scuole con il progetto formativo “Lo sviluppo sostenibile e l’educazione alimentare” organizzato da Coldiretti Donne Impresa in tutta la regione. Lezioni di educazione alimentare il cui obiettivo è quello di far crescere consumatori attivi e consapevoli fin dall’infanzia. Sono stati coinvolti finora circa 7mila alunni  tra scuole primarie e secondarie con lezioni nelle fattorie didattiche, nei mercati contadini e nei laboratori del gusto organizzati nelle aziende agricole e in classe.
«L’obiettivo – conclude la Coldiretti – è quello di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno e fermare il consumo del cibo spazzatura».

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