Giorgio Mancini, Luca Spadoni e Matteo Cicconi di Cambia San Benedetto
di Giuseppe Di Marco
No alle varianti urbanistiche per l’area Brancadoro. E’ questa, in estrema sintesi, il contenuto della mozione proposta da Cambia San Benedetto per l’appezzamento verde più grande della città, acquistato a fine anno dal Gruppo Rapullino.
Il documento, redatto dalla formazione di centrosinistra, è stata messa a disposizione del Consiglio comunale per chiunque la voglia adottare. «La nostra attenzione si rivolge ai consiglieri del centrosinistra ma ben accogliamo il supporto di chiunque – dice Luca Spadoni – Dopo l’acquisto da parte del Gruppo Rapullino il tema è scomparso, ma la tematica è essenziale: questa è la più grande e forse ultima area verde della città. Il problema non è solo evitare l’edificazione: la preservazione delle aree verdi così come sono è già uno standard, perché la terra ha una funzione di mitigazione del clima. In quest’ottica, anche la realizzazione di una piazza va considerata come consumo di suolo. Questa è una scelta politica, perché sono le amministrazioni comunali che governano concretamente il territorio. Preveniamo l’obiezione che sicuramente ci verrà mossa: giuridicamente non è possibile. Non è vero: il comune deve valutare l’opportunità di approvare o meno un determinato piano».
La mozione, nel dettaglio, impegnerebbe sindaco e giunta a non approvare varianti urbanistiche e non adottare qualsiasi altro strumento di pianificazione urbanistica che comportino maggiore edificabilità, aumenti volumetrie e ulteriore consumo di suolo. In secondo luogo, l’atto propone l’approvazione di eventuali interventi attuativi conformi alle attuali previsioni del piano regolatore, ma subordinati alla condizione che gli stessi non comportino impermeabilizzazione e sigillatura del suolo utilizzato.
Chi potrebbe fare propria la mozione? «Speriamo nell’accoglimento da parte dei consiglieri di centrosinistra – aggiunge Giorgio Mancini – ma anche ex elementi di maggioranza o della maggioranza stessa potrebbero essere d’accordo con noi». Il riferimento, oltre ai consiglieri Aurora Bottiglieri, Paolo Canducci e Annalisa Marchegiani, va a Luciana Barlocci e Umberto Pasquali. «In campagna elettorale Spazzafumo aveva parlato della Brancadoro, aprendo alla possibilità di acquistare l’area, per l’importanza della stessa – conclude Matteo Cicconi – ora mi pare si trovi in difficoltà rispetto a questo tema».
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