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Ascoli-Venezia: sconfitta più cara di un giro in gondola

SERIE B - E' finito l'effetto Breda? Tre sconfitte di fila sono pesanti ma il tempo per recuperare c’è. A questo punto, però, l’unico obiettivo è raggiungere al più presto la salvezza lasciando da parte i sogni di gloria
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di Lino Manni

 

Sconfitta più cara di un giro in gondola per l’Ascoli contro il Venezia. Vista la pochezza dell’avversario (confermata nel primo tempo) l’Ascoli ha impostato una gara d’attacco ma… quanta fatica a tirare in porta. Nella prima frazione di gioco i bianconeri, pur padroni del centrocampo, in pratica non hanno mai concluso ad eccezione di un fendente da fuori area di Donati. Gondo ha battagliato con tutta la retroguardia avversaria ma non ditegli di tirare in porta. Forte non ha ancora dimostrato di essere… forte. Troppo poco per sbloccare il risultato. Se ci aggiungiamo la giornata no di Collocolo (tanto per fare un esempio), finora sempre uno dei migliori in campo, la frittata è fatta. Dopo un primo tempo così così, ho riposto tutte le speranze al secondo tempo. L’entrata in campo di Dionisi ha riacceso flebili speranze. Il capitano ha creato, e concluso, un paio di occasioni da gol. Ma il risultato non si schioda. Con un po’ più di fortuna il tiro di Caligara invece di spegnersi sul palo poteva finire dentro. Ma si è fatto poco, veramente poco, per avere la meglio contro una squadra apparsa a tratti veramente scarsa. Una partita brutta quella dei bianconeri, finita in modo atroce con il gol al novantunesimo. Un episodio, sfruttato al massimo dal Venezia. Speriamo che l’effetto Breda non sia già finito. Certo tre sconfitte consecutive sono pesanti, ma il tempo per recuperare c’è. E a questo punto l’unico obiettivo è quello di raggiungere al più presto la salvezza lasciando da parte i sogni di gloria.


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