I tifosi della Samb pagano con cinque Daspo la contestazione alla squadra prima del derby

Altri Daspo sulle teste dei tifosi della Samb. Dopo i fatti accaduti il 18 febbraio in occasione della partita con il Tolentino (cinque provvedimenti di “divieto di assistere a  manifestazioni sportive”), quelli del 5 marzo per i fatti avvenuti prima del derby con il Porto d’Ascoli. Entrambi gli episodi al “Riviera delle Palme”.

I momenti agitati prima del derby

Il giorno della stracittadina i tifosi si sono ritrovati davanti allo stadio un paio di ore prima della partita per attendere l’arrivo del pullman della Samb (scortato dalla Polizia) e chiedere ai giocatori di non scendere in campo. Era un gruppo di circa quaranta ultras, gli stessi che nei giorni precedenti avevano organizzato il raduno dopo la minaccia di “sciopero”, poi rientrata, da parte dei giocatori per i mancati pagamenti dovuti dal presidente Renzi. Alla fine i giocatori sono scesi in campo e i tifosi hanno disertato gli spalti.

La Polizia ha filmato tutto. Dall’arrivo del pullman quando gli ultras hanno occupato la strada creando intralcio alla circolazione e costringendo la scorta a fermarsi, a quando si sono spostati davanti alla Curva Sud bloccando scorta e pullman.

Dopo circa un’ora il gruppo, nel frattempo diventato di un centinaio di persone, ha invaso le zone ad ovest del “Riviera”, davanti l’ingresso della tribuna centrale e degli spogliatoi, intonando cori minatori diretti a giocatori e allenatore, accendendo fumogeni e lanciando tre grossi petardi.

Da qui la decisione del giudice sportivo della Serie D: multa alla società e svolgimento della successiva gara a porte chiuse, cioè quella di ieri, domenica 19 marzo, con la Vastese.

Il Commissariato di Polizia di San Benedetto ha svolto le indagini guardando le immagini dei video registrati sia da loro che dalle videocamere dello stadio. Alla fine cinque tifosi sono stati identificati e denunciati alla Procura della Repubblica di Ascoli per vari reati. Per loro è scattato anche il Daspo: per quattro di due anni, per uno (risultato recidivo) di cinque anni.

Non è finita, perchè proseguono le indagini per identificare altri ultras.

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