“Scacciacrocchie”, il gruppo “Pozza I Bbè” tiene viva la tradizione

CASTIGNANO - Si teneva l'ultimo giorno di febbraio nelle nostre campagne, e oggi rivive nelle strade del paese
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Oggi, venerdì 24 marzo il gruppo “Pozza I Bbé”, capitanato da Gianpiero Maravalli, porterà di nuovo in vita un’antica quanto caratteristica tradizione nelle strade e nei bar di Castignano.

 

E’ lo “Scacciacrocchie”, che si teneva l’ultimo giorno di febbrai nelle nostre campagne dove bambini e ragazzi urlanti andavano di contrada in contrada a cacciare i fastidiosi e dannosi animaletti facendo un baccano incredibile con pentolame, coperchi e campanacci.

 

Per farlo c’era una particolare formula che indicava anche il posto dove mandare le crocchie: a Venarotta le mandavano sui monti “a fa lu fiè”. Altrove – Mozzano, Ripaberarda, Pagliare, Castignano – le mandavano invece “nelle terre del vicino”: in cambio di questo servizio (salvare il proprio campo e danneggiare quello del vicino) ai giovani veniva donato un dolcetto o qualcosa da mangiare.

 

A Venarotta allo “Scacciacrocchie” partecipavano anche gli adulti che poi si ritrovavano a casa di qualcuno, o in una cantina, per darci dentro con vino e insaccati. E si terminava a tarda ora con solenni sbornie.

 

Marco Pietrzela dell’Associazione Egeria, che parteciperà all’evento, afferma che «è nostro dovere mantenere vive le tradizioni perché chi non ricorda il proprio passato non può vivere coscientemente il proprio presente. Queste informazioni, insieme a tutte le altre festività del territorio Piceno con i relativi canti, sono state raccolte nel volume “Il ciclo delle stagioni, il ciclo della vita” realizzato dalla nostra Associazione grazie al contributo della Regione Marche e alla legge per la tutela e la salvaguardia del saltarello marchigiano che, a breve, presenteremo ad Ascoli».


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