“Piano Casa”, le (diverse) posizioni dei consiglieri regionali Casini (Pd) e Assenti (FdI)

ENTRAMBI relatori di una proposta di legge per ridurre frammentarietà e disomogeneità. La vice capogruppo dem: «Dopo 14 anni è la prima volta che la proposta di proroga viene bocciata”. L’esponente di maggioranza: Il nostro impegno sarà approvare quanto prima la nuova legge urbanistica che manca da trent’anni per ottenere gli effetti benefici del Piano Casa»
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Anna Casini e Andrea Assenti

 

«Sono stata relatore di minoranza della proroga dei termini della legge regionale 22 del 2009, il cosiddetto “Piano Casa”, norma approvata prevedeva infatti che gli ampliamenti consentiti dalla legge fossero ammessi fino al 31 dicembre 2024. Purtroppo invece il ministro della Cultura è intervenuto, riducendo la proroga a un solo anno, fino alla fine del 2023».

 

Lo afferma, delusa, l’ascolana Anna Casini, vice capogruppo del Partito Democratico, che aggiunge: «Malgrado l’intimità politica con il Governo Meloni, che Acquaroli sbandiera ad ogni piè sospinto, è la prima volta dopo 14 anni che la proposta di proroga viene bocciata. La riduzione dei tempi – conclude – creerà enormi problemi soprattutto nelle aree montane terremotate, dove grazie a questa legge era possibile verificare la conformità dei fabbricati lesionati dal sisma e in caso intervenire rispetto alle difformità».

 

Sullo stesso argomento interviene, anche il sambenedettese Andrea Assenti, consigliere di Fratelli d’Italia, anche lui relatore di una proposta di legge, la numero 172, per il riordino della materia al fine di ridurne frammentarietà e disomogeneità, iniziativa della giunta regionale per la modifica, appunto, della legge regionale 22 del 2009 che disciplina gli interventi per il riavvio delle attività edilizie al fine di fronteggiare la crisi economica, difendere l’occupazione, migliorare la sicurezza degli edifici e promuovere tecniche di edilizia sostenibile.

 

«In sostanza – dice Assenti – si va a modificare il comma 2 dell’articolo 9 della legge a seguito di osservazioni formulate dal Ministero della cultura, per il tramite del Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie, concernenti la proroga, da ultimo disposta fino al 31 dicembre 2024, della normativa regionale sul “Piano Casa”, varata con la finalità di consentire interventi straordinari per un periodo temporalmente limitato, nelle more dell’entrata in vigore della legge regionale organica per il governo del territorio.

 

In questo modo – aggiunge – si da seguito all’impegno assunto dall’Amministrazione regionale nei confronti del Ministero, rideterminando il termine e fissandolo al 31 dicembre 2023. La modifica in questione si innesca in un percorso di aggiornamento delle norme regionali esistenti finalizzato ad una ridefinizione complessiva della materia allo scopo di ridurne frammentarietà e disomogeneità. Il nostro impegno – conclude l’esponente di maggioranza – sarà quello di approvare quanto prima la nuova legge urbanistica che manca da trent’anni nel territorio marchigiano per ottenere gli effetti benefici del Piano Casa».

 


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