Allevi ed il messaggio di Pasqua: il suo sorriso alla vita è un esempio per tutti

IL MUSICISTA ascolano è affetto da un mieloma multiplo ormai da un anno. Nell'ultimo post pubblicato sui social scrive parole di speranza per chi combatte ogni giorno. E trascorrerà le feste da solo, in una corsia d'ospedale. Un modo di affrontare la malattia che insegna e commuove
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di Luca Capponi 

 

Un messaggio di speranza nel giorno in cui si celebra la resurrezione. Un messaggio di speranza per chi combatte da una corsia d’ospedale. Un messaggio per chi non trascorre la festa davanti ad una tavola imbandita. Un messaggio per chi è solo, e magari pensa di non farcela.

Giovanni Allevi nell’ultima immagine postata sui social

 

Giovanni Allevi sorride. Lo vediamo ogni volta che decide di aggiornarci, tramite social, sul percorso che sta affrontando per provare a sconfiggere il mieloma multiplo da cui è affetto ormai da un anno. Sorride e non molla. Nonostante tutto. E invita tutti a fare lo stesso.

 

Il suo ultimo messaggio, arrivato ieri alla vigilia della Pasqua, che quest’anno coincide con la data del suo compleanno (è nato ad Ascoli il 9 aprile del 1969), è uno di quelli più toccanti. Uno di quelli che hanno avuto più ecco e che, umanamente, regalano una lezione non da poco. Un esempio da seguire. Perché di solito, o meglio in base a quello che ci si aspetterebbe dall’esistenza codificata che siamo abituati a condurre, a dare forza agli altri è quasi sempre chi sta “bene”. Quasi mai chi sta male, chi soffre.

 

E invece, nello stesso meraviglioso modo in cui ad un angolo di strada il mendicante inneggia alla vita, il malato ci prende per mano e ci dice che andrà tutto bene. Sorridendo, sempre. A noi che, magari, siamo pronti a dare il peggio se un cellulare non funziona, se la gomma si buca o se un amico fa ritardo. A noi che abbiamo tutto, ma non sappiamo cogliere la felicità delle piccole cose. A noi che siamo perennemente distratti da qualcosa, restii alla riflessione, a fermarci un momento, ad ammirare la bellezza, e ormai abbiamo perso il centro delle cose. Il centro dell’amore.

Allevi e il pianoforte

 

«Si avvicina Pasqua, il giorno della rinascita, e forse non è un caso che coincida col mio compleanno. Ho passato un anno durissimo ma voglio gioire con voi della bella notizia che secondo gli ultimi esami di oggi sto andando alla grande!

Non bastano le parole per ringraziare il personale medico ed infermieristico dell’Istituto dei Tumori di Milano che mi sta accompagnando in questo tortuoso cammino. Vorrei poter abbracciare tutti i pazienti “guerrieri” che stanno lottando come me e che mi hanno sempre incoraggiato col loro esempio, e sostenere coloro che iniziano adesso il percorso terapeutico: la ricerca sta facendo passi da gigante! Grazie a tutti voi e alla mia famiglia per il grandissimo sostegno.

Sono fiducioso che ci vedremo presto, con tanta musica nuova e una diversa visione del mondo!!!

Un bacio da Giovanni, indebolito e “scombinato” ma felicissimo».

 

C’è poco da aggiungere. Se non che laddove non arriva un sorriso, può arrivare una carezza. Teniamolo sempre a mente. Buon compleanno, Giovanni. E grazie.


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