Roberta Capocasa
Anche Ripatransone si avvicina al voto, uno dei tre centri della provincia di Ascoli – gli altri sono Castel di Lama e Grottammare – dove i cittadini il 14 e 15 maggio sono chiamati alle urne. Il sindaco Alessandro Lucciarini De Vincenzi punta al secondo mandato. Gli si oppone “Progetto Paese”, gruppo di minoranza nel Consiglio comunale ormai in scadenza, che presenta il proprio candidato sindaco, Roberta Capocasa, e che ha appena ufficializzato la lista che l’appoggerà. E’ formata da Antonio De Angelis, Lavinia Barbizzi, Pierluigi Ceccarelli, Giuliano Giangrossi, Marino Giannetti, Giuseppe Gobbi, Luca Iaconi, Giada Pierantozzi, Serena Prischi, Luca Vitale, Carmine Zenodocchio, Ze Peres De Ismael Andre.
«Usciamo da un lungo periodo di letargo amministrativo che non ha bisogno di essere commentato. Basta guardarsi intorno per sentirsi amareggiati dallo stato di decadenza che investe tutti i settori della vita del nostro paese. Abbiamo davvero toccato il fondo ed è tempo di risalire». Lo dice in una nota proprio “Progetto Paese”, che poi aggiunge: «Non possiamo aspettare ancora. E dunque da dove cominciare? Innanzitutto ci corre l’obbligo di lasciare da parte vecchie divisioni ideologie, retaggio di un passato oramai superato. Occorre guardare ai problemi concreti, e sempre più urgenti, che abbiamo ereditato dall’inerzia pluriennale delle ultime legislature, dannosissima a livello amministrativo. Un fatto, risultato così evidente a tutti, che si è preferito il commissariamento prefettizio. Adesso dobbiamo ripartire. Non è facile e bisogna farlo con il buon senso e con l’aiuto di tutti, senza promettere miracoli ma soltanto un impegno costante ed un esame serio e risolutivo delle situazioni più urgenti. Riteniamo che nessuno dei vecchi amministratori sarebbe ripresentabile per le troppe volte che non è stato fatto argine al disagio generale della popolazione. Basti pensare che non si è provveduto neppure alla messa in opera delle più elementari regole della sicurezza come, ad esempio, le misure per rendere più agevole la viabilità cittadina, salvaguardare il patrimonio culturale, turistico, museale e scolastico, che ha sempre visto Ripatransone al vertice fra tutte le istituzioni provinciali. Lo scopo di una amministrazione comunale è quello di migliorare le condizioni di vita dei propri cittadini. Per realizzare questo obiettivo abbiamo scelto il metodo di ascolto: il nostro programma è il risultato di un percorso realizzato negli ultimi anni, di condivisione e di confronto giornaliero con i cittadini».
Il programma punta su cultura, turismo, agricoltura e ambiente
«Il nostro programma elettorale è scritto al plurale perché chi presenta questi progetti non è solo il candidato sindaco di “Progetto Paese” ma l’intera squadra di persone che ha creduto in questa sfida e che ha lavorato per tramutare le idee in azioni concrete. Abbiamo deciso di accettare questa sfida perché ci sono momenti in cui è necessario avere il coraggio di prendere decisioni impegnative, assumendosi le proprie responsabilità e accettandone i rischi. Guardiamo a un paese a misura di tutti che non lasci indietro nessuno e dove il valore della persona è al centro dei nostri interessi. Siamo una squadra, accesa dalla passione, dalla creatività e dall’immaginazione. Diamo fiducia ai giovani – spiega “Progetto Paese” – perché il loro entusiasmo è la strada per un paese migliore. Pensiamo di aver trovato, all’interno della nostra compagine, un giusto equilibrio di persone nel territorio, dove il rispetto, il confronto e la disponibilità al dialogo sono diventati il punto di forza per pensare al futuro del nostro Comune. Non aspettatevi promesse impossibili da mantenere. Abbiamo scelto di proporre solo azioni concrete e realizzabili, perché siamo consapevoli di avere a disposizione un budget limitato. Siamo coscienti che per presentare progetti impegnativi è necessario verificare prima le reali disponibilità finanziarie. Sarà questo il nostro primo passo per dimostrare quanto ci stia a cuore il senso di responsabilità e il bene comune. “Cambiamento” è la parola chiave del nostro programma. “Rinnovarsi per rinnovare” il modo di amministrare. Non possiamo pretendere che le cose cambino se continueremo a fare le stesse cose. Rinnovare – la conclusione – per noi significa saper cogliere quanto di buono è stato realizzato ma soprattutto guardare avanti, convinti che è finito un ciclo storico e che è tempo di sperimentare altre strade ed altri modi di amministrare».
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