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San Giacomo Apostolo, via ai lavori post sisma: ma che obbrobrio le auto in sosta lì davanti

ASCOLI - Stanno per partire le operazioni di riparazione dell'antico monumento di Largo della Fortuna, situato in una delle zone più affascinanti ma meno battute del centro storico. Una bella notizia che però stride con il malcostume, con la chiesa circondata dalle vetture persino nei pressi dell'ingresso. Un altro esempio di mancata valorizzazione
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Le auto che circondano la Chiesa di San Giacomo Apostolo

 

di Luca Capponi 

 

Da una parte la bella notizia dell’imminente partenza dei lavori di riparazione post sisma. Dall’altra la solita amarezza nel constatare come il reiterarsi di certi comportamenti poco civili, soprattutto in centro storico, siano ormai tollerati come normalità.

Qualcuno è arrivato anche a parcheggiare davanti all’ingresso

 

Il caso è quello della bellissima Chiesa di San Giacomo Apostolo, manufatto situato in Largo della Fortuna, in una delle zone più affascinanti ma meno battute del centro storico, vale a dire quella intorno a Corso di Sotto. Il monumento di origine tardo medievale è stato lesionato dal terremoto del 2016/2017, come tanti purtroppo, ed ha riportato danni che l’hanno resa oggetto di un progetto di restauro conservativo e rafforzamento locale che partirà a strettissimo giro. Tutte le procedure del caso, infatti, sono state espletate, ed a giorni è previsto il montaggio del cantiere e lo start delle operazioni.

 

Un altro tesoro ascolano, esempio virtuoso della sapienza costruttiva delle maestranze medievali, ricco di opere ed apparati decorativi di pregio (tra cui reperti di pittura due-trecentesca) andrà dunque a rinascere. L’importo di 720.000 euro, infatti, ha come obiettivo il consolidamento di tutte le parti strutturali che costituiscono la “scatola” muraria, dalle coperture lignee, passando per le murature, comprese le strutture orizzontali voltate della chiesa.

 

Sono previsti anche la messa in sicurezza ed il restauro conservativo degli affreschi danneggiati nonché la pulitura dei portali d’ingresso in pietra di travertino, tra cui la lunetta del portale laterale con lo stupendo altorilievo raffigurante la Madonna con San Giacomo e San Giovanni.

 

Fin qui le buone nuove. Per il resto, basta osservare le immagini. Allo splendore architettonico del manufatto fa da contraltare una cromatica rivestitura metallica di automobili. Che siano parte del progetto di restauro? O che la chiesetta venga trasformata in un parcheggio? La risposta ad entrambe le domande è ovviamente negativa. Le macchine, fameliche come fiere e spinte dalla “carestia” di posteggi, sono arrivate a “circondare” la chiesa, risparmiando, si fa per dire, solo il portale d’ingresso. Forse perchè troppo scomodo. Anche se, osservando bene la foto scattata dall’alto…qualcuno è arrivato anche a metterla lì davanti. Si chiama arte di arrangiarsi.

 

Un bel modo, senza dubbio, per valorizzare i nostri monumenti. Soprattutto quelli meno noti che lo meriterebbero di più. Per fortuna (o purtroppo, visto che si tratta di una zona magnifica) qui i turisti passano poco, altrimenti potrebbero scattare decine di foto degne di un concessionario di automobili.

 

Il discorso tanto è sempre il solito: che sia consentito (abbiamo i nostri dubbi) o meno parcheggiare lì, che sia una situazione di emergenza a causa dei cantieri ad acuire una annosa mancanza di posti auto nel cuore cittadino, che chi di dovere chiuda un occhio per non creare ulteriori disagi, insomma mettetela come volete ma il più delle volte sembra una scusa. Perchè certi comportamenti sono in essere, ahinoi, non da qualche mese, ma da anni. Basti ricordare l’amata usanza di parcheggiare, è un esempio, che prima dei recenti lavori di restyling vedeva decine di auto beatamente abbandonate proprio davanti all’ingresso della Chiesa di Sant’Agostino, nell’omonima piazza, sempre in centro.

 

A prescindere da tutto, il pugno nell’occhio resta. E bello forte.


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