Aurora Bottiglieri, Paolo Canducci e Annalisa Marchegiani
di Giuseppe Di Marco
Consuntivo di bilancio: per il centrosinistra, le delibere che verranno discusse e votate nel Consiglio del 22 aprile presenterebbero delle anomalie. Problemi che richiederebbero il ritiro degli atti e la stesura di nuove delibere. Ma il tempo stringe.
Nello specifico sono Paolo Canducci, Aurora Bottiglieri e Annalisa Marchegiani ad attaccare l’Amministrazione comunale, sia per quanto riguarda la destinazione dell’avanzo di bilancio, sia per quel che attiene alla delibera di rendiconto.
«In questo bilancio abbiamo riscontrato diverse criticità – esordisce Canducci – In commissione è stata proposta una delibera di applicazione dell’avanzo: 670mila euro per investimenti e 3 milioni di avanzo disponibile. A nostro avviso questa delibera non rispetta le norme del Testo unico degli enti locali (Tuel, nda)».
Perchè? «Le somme indicate come destinazione dell’avanzo sono spese correnti ripetitive – spiega il capogruppo dei Verdi – e l’avanzo non può essere destinato in tal senso: il Tuel, a tal proposito, elenca una serie di priorità tassative. La prima finalità è la copertura dei debiti fuori bilancio; se questi non ci sono, si può investire negli equilibri di salvaguardia, poi si possono prevedere spese di investimento e infine, se queste non ci sono, spese a carattere non permanente e per l’estinzione anticipata dei prestiti. Nessuna di queste priorità riguarda la spesa corrente a carattere permanente e, secondo noi, la spesa per sport e turismo, commercio, cartellone estivo è a carattere permanente».
Per Canducci, in questa tipologia non finanziabile rientrano molte delle destinazioni specifiche dell’avanzo decise dall’Amministrazione: kit scuola, contributo alloggi, manutenzione del Centro “Primavera”, agevolazioni Tari. «Queste spese – ribadisce il consigliere – non possono essere coperte dall’avanzo, a meno che in sede di salvaguardia degli equilibri di bilancio venga dato atto dell’impossibilità a procedere con la copertura delle spese correnti. Ma la salvaguardia si deve fare entro il 31 luglio e, ad oggi, è un documento che ancora non l’abbiamo. E va da sé che, anche se queste fossero considerate spese a carattere non permanente, dovrebbero essere subordinate alla verifica della salvaguardia».
L’altro rilievo riguarda, invece, il rendiconto. «In questa delibera c’è un’altra anomalia – continua Canducci – Non c’è la doppia asseverazione di debiti e crediti nei confronti delle società partecipate. In commissione bilancio si disse che questa non era obbligatoria, ma noi abbiamo scritto alle partecipate e abbiamo scoperto che molte hanno risposto al Comune settimane fa: a farlo sono state, da quanto ci risulta, l’Azienda Multiservizi, la Picenambiente e la Start. Date queste premesse, abbiamo deciso di fare una segnalazione al collegio dei revisori. Ma con questo non vogliamo polemizzare inutilmente. La nostra è l’ennesima mano tesa: il bilancio non è in equilibrio perché le spese sono maggiori delle entrate. A livello politico, la cosa grave è la mancanza di trasparenza e di un presidio politico su questo bilancio».
Sulla stessa linea anche la dottoressa Bottiglieri: «Quello che sta accadendo è grave – aggiunge la consigliera di Pd, Articolo Uno e Nos – Inizialmente avevo assicurato il nostro appoggio a Spazzafumo, ma mi sono resa conto che questo non è più possibile: quasi nessuna delle opere pubbliche che erano state promesse in campagna elettorale è stata fatta. Mi sento di dire che siamo di fronte all’ennesima dimostrazione d’incapacità di questa Amministrazione».
L’arringa non è fine a sé stessa: i consiglieri di centrosinistra potrebbero rivolgersi alla magistratura contabile: «Il principio contabile sancisce un preciso ordine nell’utilizzo dell’avanzo – conclude Annalisa Marchegiani – Sarebbe stato necessario tenere in considerazione questi principi, per poi applicarli. Ora attendiamo il parere dell’organo revisore e, sulla base di quello che emergerà nel consiglio del 22 aprile ci comporteremo di conseguenza. Laddove l’Amministrazione decidesse di impegnare queste somme senza rispettare il dettato normativo, valuteremo di segnalarlo alla Corte dei Conti».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati