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Delocalizzazione dell’Istituto “Capriotti”, Aurora Bottiglieri vuole vederci chiaro

SAN BENEDETTO - Botta e risposta tra la consigliera e Spazzafumo: «Ci sono problemi per la realizzazione dell'ospedale e della casa di comunità?» Il sindaco: «Non ho mai proposto la delocalizzazione dell'Istituto "Capriotti"»
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L’Istituto “Capriotti”; in alto a sinistra, Aurora Bottiglieri

 

di Giuseppe Di Marco

 

La domanda era apparsa su queste pagine già diverse settimane fa: il terreno di Via Sgattoni è compatibile con la realizzazione del nuovo ospedale e della casa di comunità? A volerci vedere chiaro è la consigliera Aurora Bottiglieri, che indirizza specifiche domande al sindaco Antonio Spazzafumo.

 

La richiesta di chiarimenti è stata propiziata dall’ipotesi che vorrebbe l’istituto superiore demolito e ricostruito in Sentina. «Lo stato confusionale dell’amministrazione deborda, straripa tanto da arrivare anche in Provincia. Siamo oramai abituati a uscite che trasmettono improvvisazione e incapacità programmatica, ma quella della demolizione e ricostruzione in zona Sentina dell’Istituto “Capriotti”, oggi sito in Via Sgattoni, le batte tutte».

 

La dottoressa ricostruisce la vicenda. «Lo scorso 20 ottobre la Provincia di Ascoli presentava al Comune di San Benedetto una Scia a firma del dirigente Colapinto per un progetto di manutenzione straordinaria e di adeguamento antisismico e funzionale della scuola in questione, totalmente finanziato. Il Comune, in data odierna, ha rilasciato l’autorizzazione paesaggistica vincolata alla presenza del torrente Ragnola, per cui oggi la Provincia può iniziare i lavori».

 

Nel frattempo, però, in Comune si sarebbe fatta strada l’ipotesi di ricostruire la scuola in un altro sito «con il parere contrario della Provincia, senza disporre delle risorse economiche necessarie, senza sapere su quale area e con quale strumento urbanistico. Posta la non fattibilità del progetto per le ragioni sopra esposte, chiediamo pubblicamente al sindaco di conoscere quali siano le ragioni che sono alla base di questo bizzarro proposito».

 

Una spiegazione, per Bottiglieri, ci sarebbe. «Non vorremmo che la ratio di questa scelta – continua la consigliera – stia nell’impossibilità di far coesistere nello stesso fazzoletto di territorio l’ex ragioneria, la casa di comunità, lo studio medico Acciarri ed il nuovo ospedale. Sarebbe il colmo se davvero per dette problematiche ci fosse un blocco nello studio di fattibilità del nuovo ospedale in zona Ragnola».

 

La dottoressa quindi si augura che si tratti solo di indiscrezioni infondate. E, a poche ore dalla nota di Bottiglieri, il sindaco decide di dire la sua. «Smentisco categoricamente non solo di aver mai proposto la delocalizzazione dell’Istituto “Capriotti” – dice il primo cittadino – ma di aver partecipato all’incontro con i rappresentanti della Provincia di Ascoli Piceno convocato il 17 marzo scorso per esaminare il progetto di adeguamento sismico della scuola. Essendo impegnato in un altro incontro, sono infatti entrato nella sala giunta a riunione quasi conclusa per salutare i presenti e ringraziarli della disponibilità al confronto».


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