Dino Latini al centro con Andrea Biancani, Gianluca Pasqui, Micaela Vitri e Pierpaolo Borroni
di Francesca Pasquali
«Ognuno per il suo ruolo e il suo compito, senza sovrapposizioni, rivendicazioni, né tagliole, ma uniti nel dare la migliore funzionalità possibile all’Assemblea».
Sono le prime parole di Dino Latini, rieletto, pochi minuti fa, alla guida del Consiglio regionale.
Stamattina l’assise ha votato il rinnovo dell’Ufficio di presidenza. Latini è stato confermato con 29 voti a favore e due schede bianche.
Restano al loro posto anche i due vicepresidenti: Gianluca Pasqui (Forza Italia) e Andrea Biancani (Partito Democratico).
L’unica novità è arrivata dai consiglieri segretari, con il civitanovese Pierpaolo Borroni (Fratelli d’Italia) che subentra a Marco Marinangeli (Lega). Per la minoranza, confermata Micaela Vitri (Pd).
Nel suo intervento di ringraziamento, Latini ha parlato di «rielezione né scontata né dovuta».
«Credo che i vostri voti – ha detto, rivolto all’aula – hanno legittimato il primato della politica che si assume l’onere della scelta, senza riflettere insidie più o meno dirette di ogni altro potere, compreso quello che tende a cullarsi su se stesso».
«C’è necessità – ha proseguito – nel rispetto di ciascun ruolo e schieramento, di far esplodere il nostro impegno a rendere la nostra comunità migliore. Da parte mia, cercherò di fare molto meglio di quanto fatto finora, certo che sarò aiutato da voi più con le critiche che con gli elogi». «Del programma citato da me il 20 ottobre 2020 – ha concluso – non tutto è stato fatto. Bisogna prenderne atto e far sì che in questo scorcio finale di consiliatura si crei una strada in cui lavoro, chiarezza, trasparenza e rispetto dei ruoli diano la possibilità a tutti di migliorare, di consolidarsi e di fare un grande passo avanti».
La conferma di Latini è arrivata dopo che la seduta era stata sospesa per alcuni minuti, nel corso dei quali i gruppi di minoranza (Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Gruppo misto), dopo aver incassato le rassicurazioni dei capigruppo di maggioranza su una più incisiva partecipazione dell’opposizione alle attività del Consiglio (commissioni), hanno deciso di convergere sul nome di Latini.
«Abbiamo capito che c’è un patto. Mi voglio fidare del presidente Acquaroli, che ha dato la sua parola, e dei capigruppo intervenuti, che hanno garantito il rispetto dei ruoli. Per me, è un fatto nuovo e importante.
Penso che si apra, sul piano istituzionale, una nuova stagione e che il patto che sanciamo in questo momento possa e debba essere attuato anche nell’assetto delle commissioni», le parole del capogruppo del Pd, Maurizio Mangialardi, nell’annunciare il voto favorevole alla rielezione del presidente.
«Un’elezione – il commento di Borroni – che mi ha fatto molto piacere e per la quale ringrazio, in primis, Fratelli d’Italia per avermi indicato e l’intera maggioranza di centrodestra per averla confermata con il voto. Si tratta di un riconoscimento personale che mi gratifica e mi spingerà a mettermi a disposizione del presidente Dino Latini e degli altri colleghi per fare in modo che i lavori dell’Aula consiliare possano svolgersi nell’interesse esclusivo dei marchigiani».
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