di Walter Luzi
Farfalla d’oro. Vince Angelica, ma è solo un dettaglio marginale. Perchè al Teatro Serpente Aureo di Offida, ogni volta, e sono trenta, vincono tutti. Successo garantito dall’antica ricetta. Pochi, buoni e genuini ingredienti, e ottimo amalgama. Perchè tutti insieme, gli artefici e protagonisti della manifestazione, remano nella stessa direzione, ognuno al meglio per la propria competenza. Comitato organizzatore, Comune, Pro Loco, Istituto musicale “Sieber”, Corpo Bandistico “Città di Offida”. Senza risparmio. Senza primi attori. E senza stress.
La Farfalla è stata pensata, è nata, e va avanti da tre decenni per la gioia dei piccini, ma alla fine si divertono, forse anche di più, loro, i grandi. Che proprio non riescono a crescere, e tanto meno ad invecchiare. Tutto merito dell’entusiasmo, e della voglia di far bene, che non scema con il passare delle primavere. Che, anzi, aumenta sempre, e si tramanda, una bella costante in molti campi questa, qui ad Offida, di padre in figlio. La Farfalla d’oro è, in fondo, come una grande, divertente festa in famiglia. Calorosa, amorevole, rassicurante. Che sa mettere a proprio agio, e coinvolgere, anche chi ci mette dentro il naso per la prima volta. Che alla gara di canzonette riservata ai piccoli concorrenti abbina attenzione per i grandi temi. Mai persi di vista. Scritti a mano, con i pennarelli, sul grande cartello colorato che fa da sfondo alla serata: musica, amicizia, solidarietà, libertà, pace. E leggendo gli ultimi due, di questi tempi, c’è da intristire. E meditare. Non solo canzonette dunque. Non solo sana evasione al Serpente Aureo.
Alla Farfalla d’oro lavorano gratis in tanti per un anno intero. E l’incasso va in beneficenza. Quest’anno alla locale sezione della benemerita Avis e alla associazione no profit Il sole di Giorgia. Quella rumorosa e variopinta banda di matti che distrae i piccoli pazienti nelle corsie d’ospedale dalle sofferenze e dalle preoccupazioni della triste degenza. Che con quegli improbabili camici bianchi da clown rendono meno temibili i veri camici bianchi in corsia. Che accolgono il pubblico all’ingresso del teatro, che accompagnano i piccoli concorrenti in ribalta. Che rendono più chiassosa e magica la grande festa su quel palcoscenico che sembra troppo piccolo per accoglierli tutti quanti. Gli uni accanto agli altri. Quasi a contatto di gomito. Così vicini sarà meno comodo, ma è molto più bello.
La piccola pedana dove i concorrenti devono salire perché l’asta del microfono più di tanto non si abbassa, ci ricorda quelle sedie dove salivamo in piedi per leggere la nostra letterina, o recitare la poesia di Natale davanti a tutta la famiglia. L’emozione è la stessa. I bambini del coro e i vocalist, che pendono dagli sguardi della maestra Monica Longo non si sentono meno protagonisti dei concorrenti ufficiali. Gli orchestrali importati dal locale corpo bandistico sono un valore aggiunto. La coppia dei presentatori, Mauro Moretti&Marica Cataldi, sa essere brillante. Le incursioni del mago Alex divertono grandi e piccoli. Con poco. Ma poco può bastare ancora, come una volta, per essere felici. Il premio “Farfalla d’autore” quest’anno è stato attribuito alla scrittrice di origini offidane Carolina D’Angelo. Produzioni letterarie le sue, molto apprezzate, riservate ai più piccoli.
Ma scorrendo l’albo d’oro ci piace citare Giovanni Allevi, premiato nel 2008, solo per augurargli, di vero cuore, di rivederlo, presto e in gran forma, suonare il suo pianoforte sul palcoscenico del Serpente Aureo. Si chiude con i premi. Al duo Chiara Peroni e Tommaso Perozzi, i più piccini in gara, va quello simpatia. Con Tommaso che, a ragione, si lamenta in diretta perché il premio è uno solo, però loro sono due. Nicoletta Merlonghi di Castel di Lama ed Edoardo Mancini di Ascoli finiscono sui gradini più bassi del podio.
Il sindaco Luigi Massa, Tonino Pierantozzi per la Pro Loco, Giovanni Corinaldesi per il “Sieber” e Maria Grazia Lappa per il Resto del Carlino consegnano i riconoscimenti. Il premio speciale attribuito dall’orchestra del Corpo Bandistico di Offida, va ad Azzurra Acciarri. E’ un buono acquisto di strumenti musicali. Come seminare. Premia, deposta momentaneamente la sua tromba, Giorgio Ciabattoni. E’ il ricordo degli amici che non ci sono più. Dopo Serafino Camilli, ora il pensiero va a papà Ciro. Cose da Farfalla d’oro.
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