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Calcio dilettanti: la gloriosa Pro Calcio retrocede in Terza Categoria, ma spera nel ripescaggio

SPORT - Dopo l'ultimo posto nel girone H di Seconda, il club fondato nel 1947 che nel corso della sua storia ha anche affrontato l'allora Del Duca Ascoli in Promozione. Per decenni ha sfornato tanti giocatori grazie al suo prolifico settore giovanile. Il ricordo dell'indimenticabile Zè Agostini e di tutti quelli che lo hanno affiancato
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di Lino Manni

 

Nel girone H della Seconda Categoria di calcio retrocede la Pro Calcio Ascoli che, dopo l’Ascoli Calcio è la società più “vecchia” della città delle cento torri. Fondata nel 1947, per anni è stata la seconda squadra di Ascoli. Anzi, nel periodo di maggior splendore, ha conteso la leadership proprio all’Ascoli. Tra il 1955 e il 1957 Ascoli e Pro Calcio si sono affrontate quattro nell’allora campionato di Promozione regionale: tre vittorie dell’allora Del Duca Ascoli e un pareggio.

 

Pippo Fioravanti, Zè Agostini, Gabriele Cinelli

Poi le strade si dividono: Costantino Rozzi porta l’Ascoli nell’olimpo del calcio, mentre la Pro Calcio resta nei Dilettanti. Con l’avvento di Nazzareno “Zè” Agostini diventa una sorte di squadra satellite, serbatoio della compagine bianconera. Un settore giovanile, quello della Pro Calcio, per tanti anni fiore all’occhiello della città, sia prima che durante l’epopea del Gruppo Sportivo Elettrocarbonium, creatura del compianto Giuseppe Mascetti.

 

L’indimenticabile Zè Agostini entra nella società nel 1973 che allora si chiamava Vis Pro Calcio Ascoli. A lui è legata la nascita degli impianti sportivi a Marino del Tronto e una crescita esponenziale del settore giovanile, quella che oggi si chiama Scuola Calcio. Con un nutrito gruppo di dirigenti, primo fra tutti Pippo Fioravanti, la Pro Calcio è la società che attira il maggior numero di giovani. Nelle competizioni giovanili è una delle più forti, non solo a livello regionale.

 

Nella Pro Calcio ha giocato anche Giuliano Torelli, il mitico “Toro” leggenda del calcio ascolano

Nel 1975 entra in casa giallorossa Gabriele Cinelli, artefice di innumerevoli successi. Cinelli, una vita in giallorosso, prima come giocatore, poi come allenatore e infine come dirigente, fonde la sua Picenasport con la Pro Calcio e vince il campionato di Seconda Categoria (44 punti frutto di 17 vittorie, 10 pareggi e 1 sola sconfitta, 52 gol realizzati e 14 subìti) approdando in Prima con l’allenatore Tonino Montanari, ex calciatore professionista. Tra gli anni Ottanta e Novanta alti e bassi nei campionati in Seconda Categoria. Ricordiamo nel 1983-1984 la posizione finale a centro classifica con 27 punti (8 vittorie, 11 pareggi, 11 sconfitte), nel 1986-1987 il 4° posto con 32 punti (10 vittorie, 12 pareggi, 8 sconfitte), nel 1987-1988 il penultimo posto appaiata ad un’altra storica società di Ascoli, la Fratelli Orsini del compianto Osvaldo che era sorta nel 1971 come “Stadio”.

 

Gabriele Cinelli

Per un periodo le strade di Cinelli e Agostini si dividono per poi ricongiungersi nel 1993.  Cinelli fa ancora centro e la Pro Calcio torna in Prima Categoria in un periodo in cui i campionati dilettanti erano molto più selettivi rispetto ad oggi. Dal 2011, dopo un periodo con Domenico Bafile alla presidenza, la gestione della società passa a Giancarlo Romanucci. La Pro Calcio prima è partner dell’Ascoli, poi Scuola Calcio Milan. La prima squadra gioca perlopiù in Seconda categoria.

 

In questi ultimi anni, non avendo più il complesso dei campi Agostini, della Pro Calcio è rimasta solo la squadra di Seconda Categoria. Per evitare la scomparsa della società Gabriele Cinelli è diventato il presidente e con l’aiuto di alcuni dirigenti, tutti ex giocatori come Lucio Fioravanti (figlio di Pippo), Valerio Luzi, i fratelli Alfonso e Francesco Paoletti, hanno fatto si che la Pro Calcio partecipasse ancora al campionato di Seconda.

 

Cinelli giocatore con Piero Celani

Purtroppo l’ultima stagione (2022-2023) è finita male con l’ultimo posto e solo 6 punti senza mai vincere, segnando 24 gol e subendone ben 77. Per evitare il prossimo anno di giocare nell’ultimo campionato federale, la Terza categoria, la Pro Calcio spera in un ripescaggio per meriti sportivi.

 

Anche se la vecchiaia si fa sentire, chi più dei falchetti giallorossi può vantare una storia così longeva?

 


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