di Franco De Marco
Se un territorio vuole incrementare il numero degli studenti universitari deve prima di tutto offrire adeguati servizi a cominciare da alloggi (studentati) e mense. Ovvio. Ma che cosa stanno facendo le istituzioni per colmare questo gap che nel Piceno, dove sono presenti i corsi dell’Università Politecnica delle Marche e dell’Università degli Studi di Camerino, che è da sempre un inamovibile “tappo”?
Claudio Massi
«Il Comune di Ascoli e quello di San Benedetto – risponde Claudio Massi, da febbraio nuovo presidente del Consorzio Universitario del Piceno (Cup) – stanno lavorando e ci sono progetti in cantiere. Ma i tempi sono lunghi. Invece bisogna fare in fretta. Molto in fretta. Bisogna garantire agli studenti questi servizi da subito. Ecco perché ho già avviato incontri con alcuni imprenditori del territorio, proprietari di immobili che possono essere allestiti in breve, per sondare la loro disponibilità per metterli a disposizione degli studenti attraverso una convenzione con l’Erdis (l’ente regionale che si occuopa dei servizi per il diritto allo studio, ndr)».
Nel caso di Ascoli l’attenzione è stata puntata ad esempio sull’edificio ex Sime lungo la Strada dei Molini, oggetto di una ristrutturazione, sull’ex Hotel Gioli di Viale De Gasperi chiuso da molti anni, sull’edificio Brandimarte a Pennile di Sotto, in origine destinato ad albergo ma poi rimasto inutilizzato e abbandonato.
«Per quanto riguarda San Benedetto – fa notare Claudio Massi – l’attenzione è rivolta a piccole strutture alberghiere che vogliono riciclarsi. Devo dire, però, almeno da quanto affermano i rappresentanti degli studenti, che la situazione della carenza di alloggi è più marcata nel capoluogo piceno a causa anche del terremoto e dei tantissimi cantieri avviati. L’intenzione è quella di offrire agli studenti questi servizi al più presto. Ci proviamo. E’ una corsa contro il tempo. Per quanto riguarda la mensa universitaria la situazione è meno preoccupante anche se non è la soluzione ottimale: ad Ascoli esiste una convenzione con “Lorenz Cafè” e a San Benedetto con il Ristorante “Papillon”».
Studentati e mensa: ecco i servizi che mancano nel Piceno da sempre. Che sono quelli che certamente non favoriscono l’iscrizione ai corsi da parte di ragazzi provenienti da altre regioni e anche dalle altre città delle Marche. Se in tutta Italia è scoppiato drammaticamente il caso del caro affitti per gli studenti, anche Ascoli non ne è esente anche se qui la situazione appare meno pesante rispetto alle grandi città dove gli affitti sono proibitivi. Dopo le proteste in tutta Italia degli studenti in tenda, il ministro dell’Università Anna Maria Bernini ha annunciato fondi e alloggi da reperire dopo una mappatura.
«Il mio sogno – afferma Claudio Massi – è la creazione di un campus per studenti sia ad Ascoli sia a San Benedetto con servizi accorpati. Purtroppo quel grande progetto del Polo universitario del Piceno, ideato più di 20 anni fa, non ebbe seguito. Io dico – continua il presidente lanciando un chiaro messaggio – che se vogliamo far crescere l’Università nel Piceno ci vuole uno sforzo corale di istituzioni pubbliche e private. E’ nell’interesse di tutti. L’Università è crescita e qualità della vita. Tutti i Comuni della Provincia dovrebbero sentire la responsabilità di far parte del Cup magari con una quota minima, anche simbolica, ma che significherebbe partecipare ad un’operazione collettiva di crescita che guardi al futuro. Anche per la didattica gli spazi in certi casi sono carenti».
Se Massi invita tutti i Comuni e la stessa Provincia (anche se non ha più la delega in materia e che è uscita da tempo dal Cup), l’Unione dei Comuni della Vallata del Tronto ha chiesto sin dal 2019 di recedere dal Consorzio per carenza di risorse a disposizione. E’ in atto un contenzione sulle quote da pagare. Giovedì prossimo Massi avrà un nuovo incontro con l’Unione dei Comuni della Vallata del Tronto nel tentativo di superare il contenzioso. Il Cup perde pezzi e non li guadagna, purtroppo.
Di recente, con obiettivo di rendere sempre più stretti i rapporti tra Università e industria locale, il presidente del Cup ha fatto visitare la Fainplast di Battista Faraotti, industria leader nel mondo nel settore compounds, al rettore dell’Unicam Claudio Pettinari. «Ci stiamo muovendo anche per la formazione dei neo architetti – conclude Massi – con un accordo con la Cassa Edile per favorire stage nei cantieri».
Non mancano dunque i problemi da affrontare al nuovo Cda del Cup, scaturito dopo le dimissioni dell’avvocato Achille Buonfigli, composto oltre che dal presidente Claudio Massi, anche da Alberto Forlini, Valeria Marozzi e Domenico Venarucci. Dell’assemblea dei soci fanno invece parte i sindaci di Ascoli (Marco Fioravanti), San Benedetto (Antonio Spazzafumo), Folignano (Matteo Terrani) e Andrea Cardilli (Colli), quest’ultimo in rappresentanza dell’Unione dei Comuni della Vallata del Tronto.
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