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Corso di giardiniere d’arte per 15 disoccupati: lo promuovono “Form.Art” e Cna

ASCOLI - Dura 600 ore, di cui 240 di stage, con lezioni teoriche dal lunedì al venerdì. E' gratuito ed ha ricevuto subito una grande accoglienza. La presentazione a Palazzo dei Capitani
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È stato presentato ufficialmente ad Ascoli il corso gratuito per giardiniere d’arte per giardini e parchi storici, promosso da “Form.Art. Marche” in collaborazione con la Cna di Ascoli. Di fronte a una numerosa platea riunita nella Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani, la responsabile del corso Serena Torquati ha illustrato caratteristiche e requisiti di partecipazione a un corso che ha immediatamente suscitato interesse con il suo coinvolgente percorso formativo e delle finalità concrete e legate a doppio filo al territorio.

 

Presenti all’incontro tutti i partner del corso. A cominciare dalla Cna di Ascoli rappresentata dal direttore Francesco Balloni, dal presidente di “Form.Art Marche” Luigi Passaretti e dalle docenti Marida Corradetti dell’Iis “Celso Ulpiani” di Ascoli e Sara Cipolletti dell’Università di Camerino, che hanno confermato l’alto valore formativo del percorso di studi dedicato a giardini e parchi, che peraltro prevede la valorizzazione di luoghi di grande valenza storica e culturale come Villa Rosati Sacconi e Villa di Re nelle frazioni ascolane di Cavaceppo e Mozzano.

 

Come illustrato dalla dottoressa Torquati, il corso è rivolto a 15 disoccupati o inoccupati di maggiore età con alle spalle tre anni di esperienza lavorativa nel settore o almeno un diploma di istruzione secondaria di secondo grado, qualifica IeFP di operatore agricolo o diploma IeFP di tecnico agricolo, a cui andranno poi ad aggiungersi cinque eventuali uditori. In particolare, il 50% dei posti disponibili sarà riservato a soggetti disoccupati.

 

Attraverso il corso, “Form.Art.” intende formare una figura tecnica per contribuire a creare occupazione qualificata, assicurando a giardini e parchi di interesse storico-culturale un adeguato livello di cura e manutenzione. Al termine del percorso formativo, le 15 figure professionali in uscita dovranno essere in grado di riscoprire e valorizzare il patrimonio naturale e culturale del territorio attraverso interventi volti alla conservazione, al rinnovamento e al rifacimento di elementi, spazi e architetture vegetali del giardino.

 

Il corso avrà una durata di 600 ore, di cui 240 di stage, con lezioni teoriche in programma dal lunedì al venerdì da svolgere in parte nella sede Cna di San Benedetto (Via Nazario Sauro 162) a partire dagli ultimi giorni di maggio. Al termine delle lezioni, dopo il superamento delle prove d’esame finali, è previsto il rilascio di un attestato di qualifica di giardiniere d’arte per giardini e parchi storici.

 

Per prendere parte al corso sarà necessario scaricare l’apposita modulistica dal sito www.formartmarche.it e presentare la documentazione corredata da curriculum vitae, documento di identità, scheda professionale e certificato di disoccupazione (per i soli disoccupati) tramite raccomandata alla sede del “Form.Art.Marche” (Via Sandro Totti, 4 – 60131), in alternativa via pec a formartmarche@legalmail.it, entro e non oltre il 23 maggio.

 

«Abbiamo fortemente voluto promuovere questo corso per formare delle figure professionali in grado di intervenire in maniera corretta in giardini e parchi storici, abbinando una serie di competenze trasversali proprie dello storico, del restauratore, del botanico e dell’architetto del paesaggio – dichiara Serena Torquati abbiamo già ricevuto diverse richieste di adesione, sintomo di un sensibile interesse suscitato sul territorio».

 

«L’obiettivo è sviluppare insieme una nuova cultura del lavoro e dell’artigianato – afferma  Luigi Passaretti crediamo fermamente che il ricambio generazionale debba essere accompagnato da iniziative che coinvolgano tutti gli enti formativi e scolastici. Abbiamo svolto un ottimo lavoro negli ultimi anni e dobbiamo proseguire su questa strada, puntando sulla formazione e sulla qualità per garantire la trasmissione del sapere artigiano dalle nostre eccellenze imprenditoriali alle nuove generazioni».

 

«La grande partecipazione di questa sera dimostra che attivare sinergie vincenti tra enti formativi e il mondo dell’imprese è la giusta chiave per creare occupazione qualificata – aggiunge Francesco Balloni come associazione cerchiamo di sostenere e contribuire in prima persona alla promozione di corsi di formazione, l’unica via per trasmettere alle nuove generazioni le competenze necessarie per raccogliere l’eredità dei nostri maestri artigiani e offrire un valore aggiunto al Piceno e, in questo caso, al suo patrimonio culturale e naturale».


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