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Ascoli tenta il bis e si candida a “Città Europea dello Sport 2025”

L'OBIETTIVO venne centrato nel 2014 quando era sindaco Guido Castelli. Ora è partita la nuova proposta che è stata approvata dalla giunta comunale. Lunedì l'assessore Nico Stallone a Roma pe ritirare la targa ufficiale della candidatura
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Ascoli tenta il bis e, dopo esserlo stato nel 2014 quando era sindaco Guido Castelli, ci riprova ora con Marco Fioravanti. La città si candida infatti a “Città Europea dello Sport 2025”, come approvato dalla giunta comunale.

 

L’assessore Stallone e il sindaco Fioravanti

Lunedì 21 maggio l’assessore allo sport Nico Stallone sarà a Roma per ritirare la targa ufficiale della candidatura, seguirà la presentazione del dossier di candidatura.

 

«L’Amministrazione sta svolgendo un grandissimo lavoro su tutto ciò che concerne la disciplina sportiva – dice – dai lavori di riqualificazione e ammodernamento degli impianti già esistenti alla realizzazione di nuove strutture, senza dimenticare i tantissimi appuntamenti di rilevanza nazionale organizzati in questi anni. La nostra città pullula di società sportive e di atleti: grandi e piccini, professionisti e amatoriali. Siamo convinti che Ascoli abbia tutte le carte in regola per ricevere un riconoscimento così ambizioso, che darebbe ulteriore slancio alla città e all’intero territorio piceno».

 

Castelli a Bruxelles quando ritirò la bandiera di “Asoli Città Europea dello Sport 2014”

Gli fa eco il sindaco Fioravanti: «Come Amministrazione comunale, fin dal primo giorno del nostro insediamento, abbiamo messo in campo attività e progetti volti a incoraggiare, favorire e promuovere la pratica dell’attività sportiva in tutte le sue forme ed espressioni, individuali e collettive. Lo sport, agonistico, amatoriale o ricreativo che sia, oltre a contribuire al miglioramento della qualità della vita, svolge un ruolo cruciale nello sviluppo della società: dai bambini ai ragazzi, fino ad arrivare agli adulti. Senza dimenticare i soggetti più fragili o con disabilità. La pratica sportiva – conclude – è infatti uno strumento fondamentale per l’inclusione e l’integrazione di queste persone».


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