Coinvolgerà anche Ascoli lo sciopero nazionale, di tutte le categorie pubbliche e private, indetto dalla Usb ed in programma venerdì 26 maggio.
I presidi Usb Marche sono previsti, infatti, uno ad Ancona e l’altro davanti alla sede della Prefettura di Ascoli, dalle ore 10,30 alle 12,30.
Le richieste alla base della mobilitazione: subito 300 euro netti di aumento in busta paga, salari legati all’effettiva inflazione, salario minimo a 10 euro l’ora, riduzione dell’orario a 32 ore di lavoro a parità di salario, 1 milione di assunzioni stabili, scorrimento idonei graduatorie concorsi e stabilizzazione di tutti i precari nella Pubblica Amministrazione (Sanità, Scuola, Università, Funzioni Centrali, Enti locali), età pensionabile a 62 anni e pensioni minime a 1000 euro.
«Negli ultimi 30 anni in Italia – si legge nella nota sindacale – il sistema legislativo e contrattuale hanno determinato la mancata crescita dei salari con la conseguenza di impoverire lavoratrici e lavoratori e le classi sociali più deboli.
L’Italia è l’unico paese europeo in cui a fronte di un aumento della produttività le retribuzioni sono scese garantendo solamente profitti alle aziende.
L’attuale contesto storico fatto di elevata inflazione, caro energia, aumento del costo della vita, compreso i beni di prima necessità stanno erodendo il potere di acquisto dei lavoratori e delle lavoratrici dipendenti e pensionati».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati