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Sanità, Barlocci a Spazzafumo: «Spieghi perché non vuole diffidare la Regione»

SAN BENEDETTO - Si inasprisce il confronto fra minoranza e maggioranza: per la consigliera del gruppo misto, il sindaco Spazzafumo dovrebbe dare spiegazioni sulle scelte fatte per portare la crisi sanitaria della Riviera all'attenzione della Regione
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Luciana Barlocci attacca Antonio Spazzafumo a margine della commissione sanità

 

di Giuseppe Di Marco

 

Non si esaurisce il filone di polemiche sulla sanità. Dopo la commissione di ieri pomeriggio, i contrasti fra maggioranza e opposizione si sono fatti più aspri: l’elezione del presidente e del vicepresidente, in tal senso, è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi che rivelano le divergenze fra le parti.

 

«Risulta quanto meno poco credibile il sindaco Spazzafumo – commenta Luciana Barlocciche, a margine della commissione sanità di ieri, convocata per eleggere il nuovo presidente, parla di “situazione miserevole” e di “fuga dalle responsabilità” da parte della minoranza».

 

La consigliera del gruppo misto, che ieri è stata la seconda più votata nell’elezione del vicepresidente, non è stata votata da nessun membro della maggioranza. Gli antichi dissapori, insomma, si sono tutt’altro che sopiti. Barlocci attacca Spazzafumo, che pur mantenendo la delega alla sanità non ha partecipato a diverse riunioni della stessa commissione.

 

Non finisce qui. «La legge 19/2022 sancisce che i distretti hanno capacità economiche, finanziarie e gestionali – prosegue Barlocci – Il nostro distretto ha 101.000 abitanti, per cui Spazzafumo, che è di fatto il sindaco della città capofila del distretto ha uno strumento potentissimo da utilizzare di cui non era nemmeno a conoscenza. Ci dica come mai, proprio lui che ha pieni poteri non abbia ancora diffidato ufficialmente la Regione ad ottemperare agli obblighi che la legge Balduzzi impone».

 

La situazione è tutt’altro che pacifica: gli stessi motivi che hanno causato il rifiuto di Giorgio De Vecchis hanno indotto la dottoressa Aurora Bottiglieri a rassegnare le dimissioni da presidente. Il confronto con il consigliere regionale Andrea Assenti non ha affatto placato gli animi della minoranza, che a parte il blocco di destra rimane dell’idea di diffidare Palazzo Raffaello a modificare quanto contenuto nel Piano sociosanitario. Questo, secondo l’opposizione, non si baserebbe su dati tarati alle esigenze del bacino rivierasco.

 

A chiedere – ed ottenere – una soluzione differente è stato Pasqualino Piunti, che ha proposto di riunire i sindaci del territorio, stilare una lista di criticità e presentarle alla commissione sanità regionale.


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