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Ponte di San Filippo al taglio del nastro, si torna a respirare

ASCOLI - Domani, lunedì 5 giugno, la riapertura dopo i lavori che sono durati dieci mesi: cerimonia alle ore 10. La viabilità cittadina subirà un "ritorno al passato". Il coinvolgimento degli studenti della Elementare della Don Giussani e della Media di Via Sardegna. Le frecciate polemiche del Partito Democratico
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Il ponte prima dei lavori, a destra il sindaco Marco Fioravanti (in alto) e Francesco Ameli del Pd

 

Domani, lunedì 5 giugno, ad Ascoli non è una data storica perchè sarebbe esagerato definirla tale, ma sicuramente è un giorno importante. Alle ore 10 avviene il taglio del nastro del vecchio nuovo ponte di San Filippo, struttura fondamentale per la viabilità cittadina, chiuso oltre dieci mesi per lavori di ristrutturazione e di rafforzamento.

 

La finta inaugurazione del primo aprile

Tutto è pronto per la cerimonia. Stavolta è quella vera e non il “pesce d’aprile” inscenato due mesi fa dal Partito Democratico con un improbabile trio di lavoratori formato dai consiglieri comunali d’opposizione Francesco Ameli (capogruppo e anche segretario provinciale del partito) e Angelo Procaccini (segretario comunale) e dalla segretaria del Circolo Sanità dem Manuela Marcucci.

 

Alla vigilia della cerimonia, sulla questione che da quasi un anno sta facendo discutere migliaia di ascolani, ma non solo (basti pensare ai pendolari-utenti dei pullman che ogni giorno fanno avanti e indietro con la vallata del Tronto e la costa), interviene lo stesso Pd che coinvolge anche l’Istituto scolastico “Don Giussani” di Monticelli.

 

Per questo taglio del nastro i genitori degli studenti delle quinte classi della Elementare e quelli della Media sono state allertati (come da prassi per autorizzazioni, riprese video e foto) dalla dirigente scolastica. In accordo con l’Amministrazione comunale è stato infatti organizzato “un momento simbolico di ricongiungimento dai lati opposti del ponte” tra le classi quinte del plesso di Monticelli e quelli della Media di Via Sardegna, a due passi dal ponte.

 

Francesco Ameli alla vigilia della riapertura: «Anzichè cospargersi il capo di cenere, l’Amministrazione ha scelto di organizzare una manifestazione con gli studenti alunni della Don Giussani, costretti a stare in un’altra struttura anziché quella della scuola di Monticelli lesionata dal sisma».

 

«Per quanto riguarda la tempistica, avevamo chiesto che i lavori si facessero in periodi non scolastici ma è stato fatto il contrario. Avevamo chiesto anche certezza sui tempi, ma alla fine è stato impiegato quasi il doppio di quanto inizialmente previsto» conclude Ameli che parla anche di«strumentalizzazione dei ragazzi delle nostre scuole per una manifestazione propagandistica».

 

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