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Mense scolastiche, cucina e sporzionamento saranno esternalizzati nei plessi d’infanzia

SAN BENEDETTO - Per l'anno scolastico 2023/2024 non si procederà tramite bando pubblico per mancanza di tempo. A rimanere interno sarà l'acquisto di derrate alimentari
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L’assessore Lina Lazzari e la consigliera Martina De Renzis

 

di Giuseppe Di Marco

 

Le mense scolastiche saranno esternalizzate, per l’anno 2023/2024, per quanto riguarda il servizio di cucinasporzionamento nelle scuole d’infanzia. E’ questo l’orientamento prospettato dall’Amministrazione comunale nel corso della commissione cultura tenutasi questo pomeriggio in Auditorium “Tebaldini”.

 

A spiegare questa scelta della maggioranza è stata l’assessore Lina Lazzari, la consigliera Martina De Renzis e il dirigente alla cultura Tonino Rosati. Ad essere inclusi nell’iniziativa non saranno tutti i plessi, ma solo quelli di Via MatteiVia PugliaVia Togliatti e della “Caselli”.

 

«Il servizio mense deve essere puntuale e regolare per garantire 210.000 pasti l’anno – ha detto Rosati – Per le mense abbiamo 10 dipendenti a tempo indeterminato e 46 a tempo determinato. Si tratta di un ambito estremamente delicato: nel caso non si marchi presenza, ci si espone ad un enorme rischio. Per questo abbiamo valutato l’outsourcing di cucina e sporzionamento. Oltretutto adesso dobbiamo rispettare un tetto di spesa tale che a tempo determinato dobbiamo scendere di circa 20 unità».

 

Perché si dovrà scendere di 20 unità? «Il segretario generale – ha detto Lazzari – ha fatto pervenire agli uffici una nota in cui si dice che per il nuovo anno avremo un tetto di spesa di 537.000 euro per le assunzioni di personale a tempo determinato».

 

Il dirigente ha anche messo in chiaro le modalità con cui il servizio verrà esternalizzato in via sperimentale. «I tempi di una gara europea sono di 6 o 7 mesi – ha proseguito Rosati – Quindi abbiamo pensato di esternalizzare il servizio, per il primo anno, in alcuni servizi d’infanzia, attraverso una manifestazione d’interesse dopo la quale si sceglierà la proposta migliore». In altre parole, si dovrà restare sotto la soglia dei 140.000 euro.

 

Dall’anno 2024/2025, quindi si dovrebbe andare a bando per tutte le scuole. Nel contempo, si valuterà anche l’esternalizzazione dell’approvvigionamento delle derrate alimentari.


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