Dispositivi per l’autocontrollo e l’autogestione del diabete ed a breve anche quelli di monitoraggio della glicemia in tempo reale, ossia quelli che prevedono l’apposizione di un sensore sul braccio e la lettura tramite smartphone o lettore ottico per i quali è in corso la gara: la Giunta regionale ha approvato lo schema del rinnovato accordo triennale tra la Regione Marche, Federfarma Marche e Confservizi Assofarm Marche, per la distribuzione dei dispositivi per l’autocontrollo e l’autogestione del diabete.
Il servizio fornito dalle farmacie si arricchisce dei dispositivi medici quali i sistemi di monitoraggio continuo della glicemia in tempo reale (Real- time Continuos Glucose Monitoring CGM) e i Flash Glucose Monitors (FGM) dopo l’espletamento della procedura pubblica di acquisto da parte di un ente aggregatore per le Ast delle Marche.
«I cittadini – sottolinea l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini – non avranno neppure bisogno della ricetta, perché il sistema è ormai totalmente informatizzato.
La nostra regione ha già avviato la sperimentazione della Farmacia dei Servizi: 266 su 515 hanno aderito.
E, con un finanziamento ministeriale di 1,5 milioni di euro. effettueranno la riconciliazione della Terapia Farmacologica, il monitoraggio dell’aderenza alla terapia farmacologica nei pazienti con diabete tipo 2 e nei pazienti con Bpco, l’implementazione del Fascicolo Sanitario Elettronico, la telemedicina con Holter Pressorio, Holter Cardiaco, elettrocardiogramma, Auto-spirometria, lo screening del colon retto.
Saranno circa 40.000 gli utenti raggiunti».
Nelle Marche la distribuzione dei dispositivi per autocontrollo e autogestione del diabete avviene dal febbraio 2021 in maniera totalmente informatizzata: il paziente si reca in farmacia con tessera sanitaria e il farmacista vede a monitor cosa consegnargli, come da prescrizione informatica del diabetologo.
«Le farmacie sono capillari sul territorio – conclude l’assessore – pertanto potenziare i servizi che erogano serve a raggiungere tutti i cittadini, anche coloro che si trovano nelle zone decentrate, aiutando le persone più anziane che hanno più difficoltà a spostarsi».
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