Traffico milionario di droga: ecco chi sono gli arrestati dell’operazione “Doppio Gioco”

DALLE MARCHE - Indagine dell Dda di Ancona. Il sodalizio, composto per lo più da albanesi, aveva come basi Civitanova e Porto Sant'Elpidio. Il giro si snodava fino in Germania e Olanda
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Panetti sequestrati nel corso delle indagini

 

Operazione “Doppio Gioco” della Dda di Ancona su di un presunto sodalizio che spacciava droga e si articolava dalle Marche fino in Germania, Olanda e Belgio. In manette, oggi giovedì 29 giugno, su ordine di custodia cautelare, sono finiti: Klenis Qevani, 38 anni, albanese residente a Porto Sant’Elpidio (Fermo), Etmond Qevani (46) albanese residente a Porto Sant’Elpidio (Fermo), Erjon Arkaxhiu (37) albanese residente a Civitanova (Macerata), Roland Hysollari (44) albanese residente ad Altidona (Fermo), Sokol Sallaku (41) albanese residente a Monte San Vito (Ancona), Elidon Shkalla (27) albanese residente ad Alatri (Frosinone), Geri Skilja (28) albanese, Ferdinando Bongiovanni (61) residente a Sant’Elpidio a Mare (Fermo), Arjan Ndoka (48) albanese residente a Porto Recanati (Macerata), Renato Qevani (31) albanese residente a Porto Sant’Elpidio (Fermo), Kleon Mema (38) albanese residente a Porto Sant’Elpidio (Fermo).

 

Gli inquirenti parlano di un giro di droga dal 2020 al 2022, per circa 700 chili tra cocaina e hashish e incassi per circa 35 milioni di euro. L’organizzazione di matrice albanese, affiancata da alcuni italiani, riversava nelle Marche fiumi di cocaina, con centro e base di interesse sia a Civitanova che a Porto Sant’Elpidio, e che ha permesso nel ristretto tempo di un biennio, di individuare i corrieri, gli organizzatori e le basi logistiche.

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Oltre ai dodici arrestati, sono state denunciate ventidue persone accusate, a vario titolo, di “traffico di stupefacenti” e “associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti”. Sequestrati beni per oltre un milione di euro tra immobili, auto e preziosi.

 

La base logistica si trovava in Germania, da cui poi partivano i corrieri che stabilmente vivevano a Civitanova. Dal Maceratese partivano per Aquisgrana dove, da un alloggio in affitto, attendevano gli ordini per andare a prelevare i quantitativi di droga direttamente in zona o spostandosi in Belgio o in Olanda.

 

(redazione CM)

 


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