di Giorgio Fedeli
Oggi pomeriggio, alle ore 17, nella chiesa di San Pio X, a Marina Picena di Porto Sant’Elpidio (Fermo), l’addio a Franco Mazelli, il 18enne morto giovedì mattina dopo essere caduto da un’altezza di circa 7 metri a causa del cedimento di una porzione del tetto dello stabilimento dello “Scatolificio Raffaele”. Per la sua morte sono indagate tre persone.
La Procura ha infatti riconsegnato la salma ai familiari non ritenendo necessario l’esame autoptico. E’ bastata l’ispezione cadaverica per stabilire che per il ragazzo è stato fatale l’impatto con il suolo.
Le indagini vanno comunque avanti per capire perché Mazelli si trovasse su quel tetto. Stando alle prime testimonianze raccolte dai Carabinieri, il ragazzo sarebbe andato a trovare lo zio che stava effettuando dei lavori, con la sua impresa edile, su un edificio.
La Procura ha aperto un fascicolo sul caso, con tre indagati. Un atto dovuto, passaggio giudiziario imprescindibile per appurare se sono state rispettate tutte le misure di sicurezza necessarie e per risalire ad eventuali responsabilità nell’accaduto.
Un 18enne appassionato di musica e ciclismo, che si accingeva a ultimare il suo ciclo di studi all’Alberghiero, ma che un destino crudele ha deciso di strappare all’amore dei suoi cari.
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