Luciana Barlocci mostra le immagini catturate nei pressi del giardino “Nuttate de lune” e dell’area Genevieve
di Giuseppe Di Marco
«Il sindaco Spazzafumo contatti la Coldiretti e si faccia dire quanto il suo Villaggio è costato alla collettività». E’ un’autentica stroncatura, quella riservata dalla consigliera Luciana Barlocci all’evento che nei giorni scorsi è stato assoluto protagonista del centro sambenedettese.
La consigliera del gruppo misto, al termine dell’evento, ha deciso di mettere sul bilancino i vantaggi apportati alla città dalla manifestazione, mettendo contestualmente in luce i punti critici più volte ribaditi da diversi esponenti della minoranza, prima e durante l’evento stesso.
«Questo è stato un evento al quale pare non si sia potuto dire di no – ha detto la consigliera – ma sembra che la maggioranza stessa non fosse al corrente delle proporzioni del Villaggio. Quanto abbiamo incamerato da questo evento? Gli espositori hanno pagato complessivamente 18.000 euro di occupazione di suolo pubblico. C’è stata la ripulitura, ad opera del Consorzio di Bonifica del Tronto, dell’ex Bocciofila e la potatura di una quindicina di palme, per un valore complessivo vicino ai 1.000 euro».
Ma arrivano anche le note dolenti: «Ci sono stati problemi al giardino “Nuttate de lune” e all’area Genevieve. Il primo non è accatastato e non è proprietà del Comune, e pertanto non poteva essere utilizzato. In questo momento, poi, non si può assolutamente intervenire per ripristinarvi il decoro, perché l’erba è secca e bisognerà attendere fine settembre. Non escludo che la Coldiretti, in tal senso, intervenga, ma la questione principale è che questa città mostrerà agli avventori giornalieri il giardino più scenografico di San Benedetto in condizioni pessime».
E ancora. «Poi abbiamo concesso il parcheggio di Piazza Marinai d’Italia, in un momento in cui San Benedetto non ha mai posteggi a sufficienza. La nostra città a metà luglio non ha bisogno di un evento del genere, gli alberghi erano già tutti pieni. E infine: quanto è costato questo evento alla collettività? Perché non potevamo farlo a settembre? Le attività alimentari hanno lavorato pochissimo per via della concorrenza: basta andare a parlare con i nostri piccoli esercenti, che lamentavano lo scarso afflusso di clientela per la mancanza di parcheggi».
Quel che ne consegue è un giudizio tranchant: «Quando ci siamo candidati – conclude Barlocci – avevamo idee serie sul commercio, anche perché contestavamo alla precedente Amministrazione di aver sempre riempito il centro con queste manifestazioni gastronomiche. Oggi ripetiamo quello schema, di continuo e per mesi: tre settimane di disagi e un evento di tre giorni che ha portato a risultati minimi. Il sindaco ha accettato a cuor leggero di ospitare un evento che la sua Amministrazione ha gestito in maniera disinvolta. Il sindaco contatti la Coldiretti per farci sapere quanto è costato questo evento».
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