di Giuseppe Di Marco
Passato il momento clou della bella stagione, a San Benedetto è ora di tirare le somme: quali eventi meritano di essere riproposti e quali invece andrebbero cestinati? Per Fabio Urbinati il centro città non dovrebbe accogliere indistintamente qualsiasi tipo di manifestazione, soprattutto per quanto riguarda la somministrazione di tipicità.
«Il centro di San Benedetto, in questo periodo estivo, è stato letteralmente asfissiato da iniziative enogastronomiche senza senso – afferma il coordinatore regionale di Italia Viva – in quanto foriere di una concorrenza non virtuosa con le attività in sede fissa. San Benedetto, in tal senso, già gode di un’offerta tra le migliori delle Marche: famose sono le sue eccellenze, che completano un quadro di accoglienza turistica invidiabile. Ma un’Amministrazione comunale ha il dovere di tutelare adeguatamente le imprese del territorio, oppure si va nella direzione opposta al modello da seguire».
Criteri da adottare prima di scegliere ce ne sarebbero. «La legge regionale 30 del 2017 – continua il renziano – detta le linee guida per l’ideazione e gestione delle iniziative enogastronomiche. Queste devono convivere positivamente con gli operatori locali, ed anzi valorizzarli. Certamente non devono togliere loro una consistente fetta di mercato. Sulla base di questo ragionamento, non posso che approvare l’evento sul pesce azzurro e sul brodetto sambenedettese, ma tutto il resto, che non si basa su risorse e tipicità locali, dovrebbe essere decentrato».
A fine estate sarà necessario valutare l’impatto delle manifestazioni su cui si è puntato di più, come ad esempio il “Villaggio Coldiretti”. «La Coldiretti – commenta ancora Urbinati – ha uno strettissimo legame con il nostro territorio, e le sue iniziative oramai si sono radicate a San Benedetto. È l’Amministrazione comunale, per me, che ha sbagliato i tempi e i modi di gestione».
Urbinati non è il solo a sperare in un netto cambio di passo: «L’auspicio è che si cambi presto rotta. In ogni caso, credo che da qui a poche settimane ci possa essere una forte presa di posizione da parte delle associazioni di categoria, che probabilmente avranno qualcosa da ridire al vertice comunale. La riviera può permettersi di ospitare manifestazioni di ogni tipo, ma non è detto che queste debbano per forza tenersi in centro. Il rischio è che questo venga invaso per tutti i mesi di bella stagione».
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