Si riattivano nella Ast di Ascoli i percorsi del “Codice calore” nei Pronto Soccorso, sul territorio ora ci sono le UCA e si rinnovano le raccomandazioni sui comportamenti da seguire
Torna l’ondata di calore che può rappresentare un pericolo per le persone fragili, ma non solo. Per questo motivo, nell’Ast di Ascoli, a seguito dell’allerta data dal bollettino emesso dalla Protezione Civile, sono stati riattivati i percorsi, secondo le linee guida ministeriali.
La direttrice generale Nicoletta Natalini, torna a raccomandare la massima attenzione da parte di ognuno nei confronti della popolazione, in particolare degli anziani e dei fragili.
Negli ospedali di Ascoli e San Benedetto sono sempre in essere i percorsi del “Codice calore”: i due pronto soccorso hanno una stanza ed un codice “calore” dedicato ai malesseri provocati dal caldo.
Inoltre, per ribadire l’importanza dell’idratazione, è compito della struttura fornire acqua a chi fosse impossibilitato a provvedere autonomamente.
Per quanto riguarda i servizi attivati sul territorio, oltre alla guardia turistica a San Benedetto, Grottammare e Cupra Marittima, in ciascuno dei due Distretti Sanitari è stata attivata, dal 22 luglio e sarà garantita fino al 31 agosto la presenza di un medico di unità di continuità assistenziale (Uca).
Il Medico dell’Uca svolge sostanzialmente la funzione di coadiuvare i medici di medicina generale che, per i loro pazienti in Adi, hanno necessità di terapie iniettive eseguibili dall’infermiere dell’Adi ma solo con la presenza di un medico.
Sempre all’Uca spetta il compito di garantire visite ambulatoriali, domiciliari e prescrizioni ai turisti, in aggiunta alla Guardi Turistica e all’attività svolta sui turisti dai medici di medicina generale, pediatri, medici di continuità assistenziale operanti in 10 sedi nell’Ast negli orari notturni ed in 12 sedi il sabato e la domenica giorno.
Il Ministero della Salute ha avviato, all’inizio dell’estate, una campagna informativa con le dieci regole per proteggersi da eventuali conseguenze negative delle ondate di calore.
La prima raccomandazione è evitare di uscire nelle ore più calde ed aiutare a proteggersi le persone più fragili e facilmente a rischio.
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